Se hai almeno un figlio, prima o poi ti chiederanno l’ISEE. Diciamo a partire dall’iscrizione all’asilo nido pubblico fino all‘università. Il modello ISEE, indicatore della situazione economica equivalente, contiene una formula matematica che, attraverso alcuni fattori, va a misurare le condizioni economiche di un nucleo famigliare. Ma vediamo in dettaglio rispondendo a tre domande.
Che cos’è l’ISEE?
L’ISEE è un indicatore che misura la ricchezza di un nucleo famigliare prendendo in considerazione alcuni fattori:
- patrimonio mobiliare,
- patrimonio immobiliare,
- reddito,
- nucleo familiare.
Per ottenere questo indicatore, un numero misurato in euro, occorre presentare la DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica, conosciuta anche come Riccometro, dal momento che come abbiamo visto si tratta di un modello che individua la “ricchezza” di ogni nucleo familiare.
Tipologie di ISEE
L’ISEE è utile per diverse prestazioni, che in molti casi vengono rinnovate in automatico quando si trasmette l’indicatore aggiornato. è dunque importante sapere che esistono diverse tipologie di ISEE e che bisogna specificare in fase di compilazione per quale scopo se ne sta facendo richiesta:
- ISEE standard o ordinario, valido nella maggior parte dei casi;
- ISEE università, per le prestazioni universitarie;
- ISEE socio sanitario, per prestazioni come l’assistenza domiciliare;
- ISEE socio sanitario residenze, per le prestazioni residenziali come le case di riposo;
- ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi;
- ISEE corrente, un versione aggiornata per chi durante l’anno di validità dell’ISEE vede la propria situazione cambiata radicalmente.
Come si compila il Modello ISEE e quali sono i documenti necessari?
Per la compilazione del modello è sufficiente rivolgersi al proprio commercialista o ad un CAF, che provvederanno anche all’invio del documento agli enti che erogano le agevolazioni o che determinano le tariffe da applicare.
Numerosi i documenti da presentare in fase di compilazione:
- codice fiscale di ogni componente del nucleo familiare, compresi i figli anche se neonati;
- importo complessivo di eventuali redditi da lavoro dichiarati ai fini IRPEF, riferiti all’ultima dichiarazione dei redditi presentata; sono necessari i modelli CUD/730/Redditi di ciascun componente del nucleo famigliare;
- redditi esenti IRPEF come assegni per il nucleo familiare, pensioni di invalidità, ecc.;
- redditi figurativi relativi ad appartamenti e locali non oggetto di locazione;
- assegni di mantenimento versati al coniuge per separazione o divorzio o ai figli;
- trattamenti pensionistici ed indennità previdenziali per una quota del 20% fino a 1.000 euro;
- dati sul patrimonio mobiliare di tutti i componenti del nucleo famigliare (situazione aggiornata al 31 dicembre dell’anno che precede la compilazione del modello): saldo e giacenza media del conto corrente bancario e/o postale; codice ABI della Banca e/o coordinate dell’Ufficio Postale; possesso di titoli azionari, BOT, CCT ecc.; eventuali assicurazioni; patrimonio netto da impresa;
- dati sul patrimonio immobiliare di tutti i componenti del nucleo aggiornati al 31/12 dell’anno precedente alla dichiarazione;
- per coloro che vivono in affitto è necessario presentare il contratto di locazione dichiarando importo del canone annuo versato nell’anno precedente;
- per autoveicoli, moto, navi e imbarcazioni da diporto è necessario il numero di targa o gli estremi di registrazione;
- in caso di separazione: atto di separazione;
- certificato per convalidare la presenza nel nucleo di soggetti con invalidità superiore al 66%;
- permesso di soggiorno per i cittadini stranieri.
Il nostro consiglio, tuttavia, è quello di contattare CAF o commercialista prima dell’appuntamento per ottenere una lista dei documenti richiesti, che può variare anche a seconda della situazione familiare. In questo modo si evitano inutili perdite di tempo e si conclude la pratica in una sola volta.
Quali sono le prestazioni agevolate con l’ISEE?
Di seguito un elenco non esaustivo delle prestazioni su cui un nucleo famigliare può ottenere dei risparmi consistenti presentando il modello ISEE con un indicatore molto basso:
- reddito di cittadinanza;
- assegno per il nucleo familiare con tre figli minori;
- assegno di maternità;
- asili nido e altri servizi educativi per l’infanzia;
- mense scolastiche;
- prestazioni scolastiche (libri scolastici, borse di studio, ecc.);
- agevolazioni per tasse universitarie;
- prestazioni del diritto allo studio universitario;
- servizi socio-sanitari domiciliari;
- servizi socio-sanitari diurni, residenziali, ecc.;
- agevolazioni per servizi di pubblica utilità (telefono, luce, gas);
- altre prestazioni economiche assistenziali.
Abbiamo detto che questo elenco non è esaustivo, dal momento che nel tempo è possibile che vengano introdotti benefici e servizi a cui si può accedere esclusivamente fornendo il proprio ISEE aggiornato.
Una volta compilata la DSU, l’intermediario (CAF o commercialista), la invia all’INPS che entro 15 giorni circa fa tutti i controlli incrociati sui dati dichiarati e fornisce l’indicatore, oppure rigetta la dichiarazione chiedendo informazioni integrative (ad esempio nel caso in cui sfugga un libretto di risparmio inutilizzato dal conteggio).
ISEE online
La dichiarazione unica sostitutiva può essere compilata anche in via autonoma, direttamente sul sito dell’INPS.
Per farlo bisogna accedere alla sezione MyINPS utilizzando le proprie credenziali che sono in alternativa PIN INPS, SPID, CIE o CNS.
ISEE precompilato
A partire dal 1° gennaio 2020 è stato introdotto l’ISEE precompilato, questo significa che la DSU contiene già tutti i dati sul nucleo familiare del richiedente che INPS e Agenzia delle Entrate possiedono già.
Per il 2020, la DSU precompilata contiene ancora un quantitativo esiguo di dati, il che significa che chi lo utilizza dovrà inserire manualmente ancora numerose informazioni.
Ma nei prossimi anni questo modello sarà sempre più completo, come è avvenuto per il 730 precompilato che ogni anno si arricchisce di dati.
Attenzione! L’ISEE precompilato per il 2020 soltanto coloro che nel triennio 2016-2018 hanno presentato una DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica per la richiesta del calcolo ISEE, all’INPS in via telematica.
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