Tempo fa abbiamo parlato di come indossare un foulard come un top, e come trasformarlo: continuiamo sul medesimo argomento proponendo altre idee per confezionare capi con i foulard. Stavolta la difficoltà è leggermente maggiore: sono necessari ago, filo e persino un paio di forbici, ma niente paura, anche oggi non è necessario essere una sarta diplomata!
La gonna ampia. L’idea proviene direttamente dal duo Dolce & Gabbana e, grazie alla miriade di immagini web, è possibile prendere spunto proprio dal loro modello originale, peraltro in vendita da Luisaviaroma.
Con un po’ di fortuna, in qualche negozio ben fornito si trovano anche le stampe con le rovine, suddivise in quadri bordati esattamente con i foulard, ma siccome la fantasia è sempre il migliore ingrediente di ogni outfit, io consiglio invece di andare a rovistare nei bauli o nei mercatini e cercare due o tre bei foulard da giuntare tra loro per formare la gonna a corolla. Tra parentesi questi ultimi avranno anche il grande vantaggio di essere già orlati!
Si dispongono i due foulard su un tavolo col lato dritto l’uno contro l’altro e il rovescio verso l’alto. Si appuntano con gli spilli, poi si imbastiscono e si cuciono i due lati. Si ribalta il bordo superiore verso l’interno e, sempre dopo avere imbastito, si cuce, lasciando possibilmente l’impuntura dal lato dritto. Si sarà così formato un piccolo “canale” con due asole ai lati, in cui si dovrà inserire un elastico di opportuna altezza che, fissato alla adeguata misura della vita, consentirà di arricciare la gonna.
Il consiglio pratico. Il modello originale è formato da tre foulard ed ha la zip nel centro dietro e la cintura riportata in vita. Chiaramente la fattura è leggermente più difficile, e la gonna risulterà più ampia. Nel modello che ho proposto però, le più esperte potranno facilmente inserire due tasche nelle cuciture che coincidono esattamente con la linea del fianco.
I bermuda, le culotte e i pantaloni. Cambia la lunghezza, ma il principio è comunque il medesimo. Partiamo con i bermuda o le culotte. Entrambi sono di gran moda ma i pantaloni corti e ampi, sono l’ultimo grido in assoluto. Già la scorsa primavera li aveva proposti Céline che, si sa è all’avanguardia, sfruttando proprio l’effetto foulard. Ma su molte passerelle, come ad esempio da Etro, si sono viste anche lunghezze diverse.
Per realizzarli ci vogliono due foulard: più grandi, quasi degli scialle, per i pantaloni più lunghi o di misura normale per i bermuda. Si prendono i due foulard e si piegano nel mezzo per lungo, portando a combaciare i due lati con il rovescio all’interno. Si appuntano e si cuciono. Bisogna approntare ora il modello dei pantaloni. In sostanza la cosa è abbastanza semplice in quanto, in questo caso, è sufficiente disegnare il modello del cavallo, essendo la gamba perfettamente dritta e la misura della vita, come nel caso della gonna, ottenuta semplicemente increspando e non facendo ricorso a pince.
Non mi dilungo su come si realizza il modello, ma potete trovare spiegazioni dettagliate su come disegnare il vostro cartamodello, con spiegazioni abbastanza dettagliate e un foglio elettronico in formato Excel che calcola automaticamente le dimensioni del modello a partire dalle misure personali.
Si deve ora appoggiare il modello sulla stoffa, disponendo il cavallo dalla parte della piega e tagliare, avendo cura di lasciare lo spazio per le cuciture. L’operazione dee essere ripetuta con l’altro foulard. I bordi tagliati devono essere rifiniti a zig-zag per evitare che si sfilaccino. Bisogna ora disporre le due metà rovescio contro rovescio e cucire, dopo averlo appuntato, il cavallo tutto intorno. Stirare a cuciture aperte. Come nel caso della gonna, per formare la cintura occorre ribaltare il bordo superiore e cucire, inserire l’elastico di misura pari a quella della vita evitando che stringa troppo. Rovesciando il tutto i pantaloni sono pronti. Per realizzare la versione lunga bisogna aggiungere altri due foulard in basso.
Il consiglio pratico. Nel caso di bermuda e culotte sono adatte stoffe consistenti, quasi rigide, mentre per i pantaloni lunghi è preferibile l’effetto morbido dello chiffon.
Troppo difficile? O vi siete già cimentate con i modelli dei top e ci avete preso gusto?
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