Il riciclo consiste nel riutilizzo di un oggetto che altrimenti finirebbe nell’immondizia. C’è un grande uso e abuso di questa pratica e di questa parola, ma spesso, a mio avviso, se ne perde il reale significato.
Riciclare vuol dire dare nuova vita, ma perché sia un processo che fa risparmiare deve prevedere che la trasformazione dell’oggetto non costi molto e che soprattutto vada a riempire una mancanza che sentivamo.
Per esempio: mio suocero ricicla le latte da cinque litri di olio per costruire con pinze e pochi altri utensili in suo possesso, delle pratiche teglie per il forno a legna. Questo è riciclare: dare una nuova funzione a ciò che sarebbe diventato un rifiuto e creare qualcosa di utile, necessario, che altrimenti avremmo dovuto acquistare.
Altro esempio: quando vado dal fruttivendolo invece di utilizzare le mie borse di stoffa mi faccio confezionare la verdura in una cassetta di legno perché ho in mente di farci un lavoretto tanto carino visto in Rete, così vado ad acquistare colori acrilici (e spesso tossici), nelle loro confezioni di plastica, acquisto della carta colorata per rivestire, una penna glitterata. Torno a casa e faccio il mio lavoretto, poi lascio stazionare per settimane la simpatica cassetta decorata e incompleta sul tavolo da lavoro, ogni giorno la devo spostare e rispostare, finché una domenica mattina finalmente riuscirò a terminare il lavoro e metterla in garage in attesa di trovarle un posto dove darle il giusto risalto che merita. Questo è probabilmente riciclo creativo, ma non è assolutamente una pratica che fa risparmiare, anzi.
Anche il riciclo deve essere affrontato con criterio e buon senso. Se l’obiettivo è risparmiare, partiamo da un approccio essenziale alle cose e alla casa, pensiamo di fare a meno piuttosto che fare in modo di avere di più col risultato di essere contornati dal superfluo in un circolo vizioso di consumo e spreco. Pensiamo a strategie per ridurre i rifiuti e solo in un secondo tempo a smaltire riciclando ciò che non siamo riusciti a eliminare alla fonte.
Quali sono le cose riciclate che ci fanno davvero risparmiare?
A me viene in mente il cartone delle confezioni alimentari che viene usato dai miei bambini per disegnare o per creare copertine per le raccolte dei loro lavori, oppure i rotoli di carta igienica che utilizziamo per costruire robot, case e giochi di fantasia.
Penso al tessuto di indumenti e biancheria usata e danneggiata che riutilizziamo per pezze da spolvero o strofinacci o abiti per le bambole. Ancora la lana di vecchi maglioni, sfilata e ritessuta per nuove creazioni. L’anta del mobile rotto che abbiamo utilizzato come piano d’appoggio in salone mettendo dei libri al posto dei piedi.
Cos’altro riciclate nella vita di tutti i giorni che rappresenta davvero un risparmio?
gabriele dice
Vecchi chiodi, viti, molle, perni possono sempre essere usati per riparare qualche cosa. Nastri di stoffa per fare regali a natale. Bottiglie di vetro trasparente che contenevano aceto ora contengono ordinatamente cereali e legumi conservandoli adeguatamente; Qualsiasi confezione alimentare potrebbe diventare un sacchetto per congelare altri alimenti. I Flaconi di plastica li conservo per riempirli di nuovo nei negozi di detersi alla spina. scatole cassette vecchie assi di legno per far crescere la libreria. il filo di ferro delle grucce da lavanderia torna sempre utile). Vecchie stoffe per contenere, come fossero confetti, prodotti antitarme, in modi da riporli nell’armadio senza un contatto diretto con i vestiti. Ogni genere di elastico, ogni genere di filo di ferro plastificato, prima o poi può servire. Chiedo al barista di consegnarmi il vuoto del succo di frutta che ho appena consumato (voglio mettere le spezie nelle bottigliette tutte uguali). Quando si aumenta di taglia le gonne possono diventare top e in generale ho notato che l’abbigliamento femminile può sempre essere riciclato modificato e tornare di moda, rispetto al mio abbigliamento.
Mammafelice dice
Grazie, sono tutte ottime idee! E le spezie nelle bottigliette di vetro sono proprio chic 😉
bietolina dice
i rotoli della cartigenica: faccio mille lavoretti con ALessandro.
io tengo una cosa che nn è proprio da tutti i giorni, quella plastica da imballo che arriva sottoforma di sacchettigonfi.
li stacco (tanto hanno tutti i tratteggi appositi) e li taglio e faccio tanti sacchettini.
i vasetti dello yogur li riuso per far giocare ale da sempre o per dipingere cosi come tutti i conteniori di plastica dei gelati