In un periodo in cui arrivare alla fine del mese è una sfida, non abbattiamoci almeno in cucina: mangiare bene e sano si può, anche risparmiando molto sulla spesa alimentare. Ci vengono in aiuto i nostri nonni, con le loro ricette povere, ma buone, della tradizione italiana.
A questi piatti unici, aggiungete sempre o della frutta fresca di stagione (1-2 euro al chilo) oppure della verdura di stagione (1eur al chilo). Ne mangerete in abbondanza!
Per esempio? Insalata fresca, pomodori, peperoni, zucchine, melanzane, cime di rapa, bietole, zucca, porri…
Ecco 5 piatti che costano complessivamente meno di 5 euro, e con cui mangia una famiglia intera.
Li conoscete già? Volete provarli?
- Pappa al Pomodoro: un piatto tipico toscano che si prepara con il pane raffermo e i pelati. Tagliate il pane a fette, strofinate sopra dell’aglio, infornate per tostarlo appena. Mettete il pane in una pentola alta, aggiungete due barattoli di pomodori pelati schiacciati, ricoprite con brodo (o acqua calda con brodo granulare), fino a ricoprire le fette di pane. Cuocete per 40-45 minuti a fuoco basso, mescolando, in modo che il pane cominci a spappolarsi. Aggiungete un pizzico di zucchero a metà cottura, poi salate a fine cottura. Condite con abbondante olio a crudo e, se ne avete sul balcone, qualche foglia di basilico. Per farla diventare un piatto unico e ricchissimo, a fine cottura possiamo aggiungere due uova intere, da mescolare subito, e poi bagnare con olio a crudo.
- Sugo alla genovese: a dispetto del nome, è un piatto napoletano, una ricetta per condire la pasta in modo molto ricco. Facciamo un soffritto con carota e sedano, scaldiamoli con l’olio e aggiungiamo 4 etti di cipolle bianche tagliate finissime e due cucchiai di concentrato di pomodoro. Poi aggiungiamo altrettanta di carne di manzo tagliata a dadini (girello o scamone). Facciamo cuocere in modo molto lento, uniamo due foglie di alloro (facoltative): deve cuocere a fuoco bassissimo per circa 3 ore. Controlliamo spesso che la carne non si attacchi, e aggiungiamo poco brodo, se necessario. La carne deve, in pratica, ammorbidirsi e sfilacciarsi, da quanto diventa tenera. Aggiustiamo di sale. Usiamo questa sorta di ragù per condire una abbondante porzione di pasta.
- Pizzoccheri della Valtellina: facciamo sbollentare in acqua salata una verza tagliata a tocchetti, scoliamola, cuociamo i pizzoccheri (pasta di grano saraceno) e 4 patate a dadini. Scoliamo la pasta, mettiamola in una grande teglia con patate e verza, aggiungiamo abbondante burro e salvia, e formaggio valtellinese (casera, che però può essere sostituito con formaggi tipo latteria o fontina), cospargiamo con parmigiano grattato e serviamo caldissimo, o anche passando la teglia sotto il grill del forno due minuti, per mfar sciogliere il formaggio.
- Pasta e fagioli alla Veneta: mettiamo ad ammollare i fagioli Lamon una notte in acqua fredda (o fagioli borlotti), poi sciacquiamo e scoliamo. Facciamo un soffritto con cipolla, aglio, sedano, rosmarino e prezzemolo e facciamolo andare in pentola con olio e burro. Aggiungiamo un pezzetto di lardo o pancetta oppure del grasso di prosciutto crudo. Infine i fagioli. Aggiungiamo acqua bollente a coprire, portiamo tutto a cottura e alla fine aggiungiamo due manciate di pasta fresca all’uovo, tipo maltagliati. Aggiungiamo sale solo alla fine, se abbiamo già insaporito con il lardo.
- Pollo alla cacciatora: sempre piatto toscano. Facciamo rosolare i tagli del pollo, con la pelle, nell’olio, per rosolarli bene. Aggiungiamo una cipolla tritata, aglio, carote tritate, sedano a tocchetti, sale e pepe e facciamo soffriggere anche le verdure. Sfumiamo con un bicchiere di vino rosso. Aggiungiamo una scatola di pelati, copriamo e lasciamo cuocere a fuoco medio per circa mezzora. Se il pollo si asciuga, aggiungiamo poca acqua calda. Infine aggiustiamo di sale e pepe, e spezie come timo, rosmarino o noce moscata. Serviamolo con la polenta caldissima.
Ci sono ancora tantissime ricette: la panzanella, la scarola imbuttunata (farcita con olive capperi e pinoli), fave e cicoria, le zuppe di legumi, la ribollita, la pasta cacio e pepe, i fagioli con le cotiche del Lazio, la polenta con gli osei (con le quaglie), la pasta con le sarde, la tiella con riso patate e cozze, le spuntature di maiale, e poi tutti gli stracotti, gli stufati, gli spezzatini, i brasati, il risotto alla milanese, i polpettoni ripieni, i canederli dell’Alto Adige, le orecchiette con le cime di rapa di Bari, le melanzane alla parmigiana, le polpette di pane della Sicilia, la trippa al sugo, … e ovviamente le ricette con le uova, e le immancabili frittate contadine, per esempio, l’intramontabile:
Frittata di patate, cipolle ed erbette: un piatto contadino, che è sostanzioso e si presta benissimo ad essere accompagnato con le verdure cotte. Facciamo saltare le patate e le cipolle in padella, abbondanti, e aggiungiamo erbette varie raccolte in balcone o nei campi: basilico, prezzemolo, borragine… Sbattiamo le uova, aggiungiamo sale e pepe e formaggio grattato, aggiungiamo le erbette, le patate e le cipolle, e cuociamo con poco olio, da ambo i lati, in una padella calda anti aderente.
Quali ricette della vostra regione ricordate con affetto, e amate proprio perché cucinate con ingredienti poveri, che ci fanno risparmiare?
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