Cos’è la maternità anticipata?
La maternità anticipata è l’astensione dal lavoro che precede il periodo di congedo ordinario, la cosiddetta maternità obbligatoria che dura 5 mesi tra pre e post parto. Riguarda le donne che possono correre dei rischi per sé e per il piccolo a causa di patologie o particolari condizioni sul posto di lavoro.
Ne hanno diritto le lavoratrici dipendenti, agricole, domestiche e le donne iscritte alla gestione separata.
Il trattamento economico è pari all‘80% della retribuzione.
Per quali motivi si può fare richiesta?
Tre sono i casi in cui la lavoratrice dipendente ha diritto alla maternità anticipata:
- gravidanza a rischio, complicanze di vario genere e patologie della futura mamma che possono essere aggravate dallo stato di gravidanza;
- condizioni di lavoro o ambientali che possono causare danni alla salute della mamma o del bambino;
- la donna è addetta al trasporto ed al sollevamento pesi, a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri, e l’azienda non è in grado di affidarle mansioni alternative.
Come si fa domanda?
Per ottenere l’astensione anticipata dal lavoro è necessario presentare al Servizio ispezione del lavoro della Direzione provinciale del lavoro (bisogna individuare l’ufficio di competenza sulla base della residenza della lavoratrice):
- la domanda di interdizione anticipata;
- il certificato medico di gravidanza;
- il certificato medico attestante le gravi complicanze della gravidanza oppure le preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;
- qualunque altra documentazione si ritenga utile.
Se la domanda viene presentata per i casi riguardanti l’ambiente di lavoro o la mansione svolta, la stessa può essere presentata direttamente dal datore di lavoro anziché dalla dipendente.
L’ufficio procederà con accertamenti medici, tramite il SSN, e risponderà entro 7 giorni dalla ricezione dei documenti.
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