Nel 2020 il Governo ha varato il Family Act, uno schema entro il quale riformare quanto previsto dal nostro ordinamento per le famiglie. A partire dall’assegno universale, per il quale la Legge di Bilancio 2021, ha già stanziato i relativi fondi.
Vediamo quindi cosa prevede il Family Act, quali sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio.
Cosa prevede il Family Act?
Il Consiglio dei ministri dell’11 giugno 2020 ha approvato il Family Act. Si tratta di uno schema di disegno di legge, dunque del principio di riforma dei provvedimenti a sostegno delle famiglie, per dar loro maggior organicità, universalità ed equità fra i generi.
Gli obbiettivi dichiarati del Family Act sono i seguenti:
- sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie;
- contrastare la denatalità;
- valorizzare la crescita armoniosa di bambini e giovani;
- favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile.
Per far questo sono state individuate precise aree di intervento:
- assegno universale;
- congedo parentale e di paternità;
- sostegno per le spese educativi e potenziamento delle strutture pubbliche;
- iniziative a sostegno della conciliazione;
- aiuti alle giovani coppie.
Family Act e assegno universale
Un assegno unico che riguardi tutte le famiglie con figli e non soltanto alcune categorie di lavoratori, e alcune fasce di reddito, come accade oggi con l’assegno per il nucleo familiare, riservato a lavoratori dipendenti ed entro una certa soglia di reddito.
Nella Legge di Bilancio 2021 si è fatto un passo in avanti, incrementando il Fondo assegno universale e servizi alla famiglia, già costituito nella passata Legge di Bilancio, e predisponendo così le risorse necessarie per far partire questo importante strumento a luglio 2021.
Bisognerà quindi attendere il provvedimento per tutti i dettagli, inclusi gli importi dell’assegno, ma si può già anticipare che l’importo dell’assegno sarà formato da una quota base ed una quota variabile, legata al valore ISEE familiare, oltre alla presenza o meno di figli con disabilità.
Assegno universale: come funziona?
L’obiettivo è quello di garantire un assegno familiare minimo a tutte le famiglie, modulandone poi la portata in maniera progressiva, sulla base dell’ISEE, e con una maggiorazione del 20% per le famiglie con più di due figli e tra il 30% e il 50% per quelle con figli disabili, in base al grado di disabilità.
L’assegno mensile verrà corrisposto direttamente alle famiglie oppure prendere la forma del credito di imposta da utilizzare in compensazione dei debiti con il Fisco.
L’importo sarà erogato a partire dal 7° mese di gravidanza e fino al 18° anno di età del figlio, mentre per i figli disabili non esisterà il limite di età.
L’assegno potrà essere erogato direttamente ai figli maggiorenni e fino al 21° anno di età, in forma ridotta, al fine di agevolarne l’indipendenza, purché siano iscritti all’università o a corsi professionali o di tirocinio.
Due precisazioni:
- l’assegno non concorrerà a formare reddito, dunque anche per il riconoscimento delle prestazioni sociali (in sostanza non andrà ad incrementare l’ISEE);
- il trattamento economico non potrà comunque essere inferiore a quello per gli aventi diritto all’assegno per il nucleo familiare attualmente previsto dal nostro ordinamento.
La Legge di Bilancio 2021 ha poi riconfermato il bonus mamma domani, il bonus bebè, il bonus asilo nido, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e le detrazioni per i figli disabili: tutte misure che verranno gradualmente assorbite dall’assegno unico, quando diverrà operativo.
Congedo parentale e congedo di paternità
Il Family Act prevede novità anche sul fronte del congedo parentale, con l’introduzione di una maggiore flessibilità nella richiesta dei permessi e un impegno istituzionale nel coinvolgimento dei padri: almeno 2 mesi del congedo parentale, infatti, non potranno essere ceduti all’altro genitore.
Un’altra proposta del Family Act riguarda le 5 ore di permessi dal lavoro per consentire ai genitori di presentarsi ai colloqui con gli insegnanti ed essere attivi nel percorso di istruzione dei propri figli.
È prevista inoltre un’estensione della disciplina del congedo parentale anche ai lavoratori autonomi.
L’ultima Legge di Bilancio non ha definito tali punti, quindi bisognerà aspettare il relativo decreto attuativo per avere maggiori dettagli.
Passiamo poi al congedo di paternità obbligatorio che, per effetto della Legge di Bilancio 2021, sale a 10 giorni, da fruire nei primi mesi di vita dei figli. Questo congedo viene garantito a prescindere dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore e non è subordinato ad una determinata anzianità lavorativa e di servizio.
Family Act: sostegno alla spesa educativa
Ulteriore pilastro del Family Act è rappresentato dal sostegno alla spesa educativa.
Con il Family Act il Governo propone di riorganizzare tutte le misure a sostegno delle spese educative e per l’istruzione di ogni ordine e grado, dai bonus per gli asili nido alle detrazioni per gli affitti degli studenti universitari, passando per l’educazione non formale come le gite scolastiche, le attività sportive, i corsi extrascolastici di musica e lingue, gli spettacoli teatrali e la fruizione di eventi culturali in genere. Importante il proposito di attivare misure di sostegno per le spese sostenute per figli affetti da patologie fisiche e non, inclusi i disturbi dell’apprendimento.
La Legge di Bilancio 2021, oltre ad aver riconfermato alcuni bonus fino all’introduzione dell’assegno unico, ha rifinanziato il Fondo per l’assistenza dei bambini affetti da malattie oncologiche, istituito nel 2018, e destinato alle associazioni che si occupano dell’assistenza psicologica e sanitaria ai bambini ammalati e alle loro famiglie.
Family Act: occupazione femminile e giovani coppie
Altri obiettivi del Family Act sono:
- Occupazione femminile. Diverse le proposte del Family Act, dall’indennità integrativa INPS per le madri che rientrano dalla maternità, allo smart working per genitori con figli under 14, e ancora incentivi alle aziende che attivano iniziative di conciliazione e fondi dedicati alle startup al femminile.
- Giovani coppie. L’ultima misura di cui parliamo riguarda le agevolazioni per gli affitti previste per le giovani coppie in cui entrambi abbiano meno di 35 anni.
Per il momento, la Legge di Bilancio 2021 ha istituito:
- il Fondo per le politiche della famiglia, con incentivi a sostegno delle imprese che favoriscono il rientro delle madri lavoratrici dopo il parto;
- il Fondo per il sostegno della parità salariale di genere destinato a interventi finalizzati al sostegno e al riconoscimento delle pari opportunità sui luoghi di lavoro.
I decreti relativi a questi provvedimenti dovranno essere approvati entro 12/24 mesi dal Family Act.
Legge di Bilancio 2021: fondi stanziati a sostegno della famiglia
La Legge di Bilancio 2021 ha predisposto diversi fondi per sostenere la famiglia. Tra i più importanti ricordiamo:
- Il Fondo per le politiche della famiglia, che oltre a incentivare l’occupazione femminile, prevede finanziamenti alle attività di assistenza psicologica ai genitori che subiscono la perdita di un figlio e gli aiuti per le coppie con infertilità e sterilità per accedere alla procreazione assistita.
- Il Fondo caregiver familiare, che mira a sostenere coloro che assistono familiari anziani o disabili e a riconoscere il valore sociale ed economico delle attività di cura a carattere non professionale.
- Il Fondo accoglienza per genitori detenuti, che mira a finanziare le case-alloggio e le case famiglia per l’accoglienza di genitori detenuti con i propri figli al di fuori delle strutture carcerarie.
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