Quello delle detrazioni per le spese sportive dei figli è un argomento di interesse per molte famiglie italiane: moltissimi ragazzi frequentano palestre, piscine e praticano anche diversi sport. È importante perciò sapere che, seppur in piccola parte, quanto viene speso per il benessere dei nostri figli può essere detratto dalle tasse.
Non tutte le attività sportive però danno diritto alla detrazione. Vediamo, dunque, quali sono nello specifico le spese che possono essere detratte, la percentuale prevista e il limite massimo, oltre agli aspetti tecnici: come indicarle nella dichiarazione dei redditi e quali documenti bisogna conservare.
Quali spese per attività sportive si possono detrarre?
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che sono detraibili le spese sostenute per la pratica sportiva dilettantistica dei ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni. In particolare, la detrazione spetta per le spese di iscrizione e abbonamento a:
- associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI o dalle rispettive Federazioni sportive nazionali o dagli Enti di promozione sportiva;
- palestre, piscine, impianti sportivi e polisportivi destinati all’esercizio della pratica sportiva non professionale, agonistica e non agonistica.
Non sono invece detraibili le spese per attività sportiva praticata:
- presso associazioni culturali che organizzano anche corsi di attività motoria non in palestra;
- presso associazioni non riconosciute dal CONI o dalle Federazioni sportive nazionali o da Enti di promozione sportiva;
- se l’attività sportiva è svolta presso società di capitali che si occupano di sport a livello professionistico.
Detrazioni sport figli: limite di età
Le spese detraibili sono quelle sostenute per i figli fiscalmente a carico e di età compresa tra i 5 e i 18 anni. La detrazione spetta per intero anche per gli anni di compimento del 5° anno e del 18° anno di età, in quanto, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, il requisito dell’età è valido anche se sussiste per una sola parte del periodo di imposta.
Ad esempio, se nel 2020 il figlio ha compiuto 18 anni a settembre, nella dichiarazione dei redditi del 2021 possono essere detratte tutte le spese sportive sostenute dopo tale data e fino al 31 dicembre 2020.
Allo stesso modo, se il figlio ha compiuto 5 anni a settembre 2020, possono essere detratte anche le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2020.
Chi può detrarre le spese sportive?
La detrazione spetta al genitore che ha fiscalmente a carico il figlio. Se il figlio è fiscalmente a carico di entrambe i genitori, la detrazione totale va ripartita tra i due.
Nel caso di minore emancipato o di minore che abbia redditi propri non soggetti all’usufrutto legale dei genitori, la detrazione spetta direttamente al minore.
In che misura si possono detrarre le spese sportive?
È possibile detrarre il 19% delle spese sostenute nel periodo di imposta della dichiarazione dei redditi: ciò che conta è il momento in cui avviene il pagamento, non il periodo a cui esso si riferisce. Dunque, poco importa se a fine dicembre 2020 le quote versate sono riferite all’anno successivo: la spesa va dichiarata nella dichiarazione dei redditi 2021 (che, come sappiamo, prende in considerazione i redditi e le spese del 2020).
Il limite massimo di spesa su cui si ha diritto alla detrazione è di 210 euro per ciascun figlio a carico. In pratica, per ogni figlio, si possono recuperare al massimo 39,9 euro.
La detrazione spetta per intero solo se il reddito complessivo del dichiarante non supera i 120 mila euro. Oltre tale limite la detrazione comincia a decrescere, fino ad annullarsi in caso di reddito superiore a 240 mila euro.
Dove vanno indicate le spese detraibili?
Le spese per attività sportive vanno indicate nella dichiarazione dei redditi, e cioè:
- nei righi E8-E10 del modello 730 (o 730 precompilato), con il codice 16;
- nei righi RP8-RP13 del modello Redditi PF (Persone Fisiche).
Se si detraggono le spese per più figli, bisogna compilare un rigo per ogni figlio (indicando sempre il codice 16) e riportare separatamente la spesa sostenuta per ciascuno.
Quali documenti bisogna conservare?
È bene ricordare che a partire dal 1° gennaio 2020 i pagamenti relativi alle spese sportive da detrarre devono essere tracciabili. Ciò significa che il pagamento deve avvenire mediante bonifico o assegno bancario o postale, oppure con bancomat o carta di credito.
Inoltre, è necessario che nella ricevuta, quietanza o fattura che comprova il pagamento e che deve essere conservata, vengano indicati:
- la ditta, la denominazione o la ragione sociale dell’associazione sportiva, oppure cognome, nome, sede o residenza e codice fiscale, in caso di persona fisica;
- la causale del versamento (ad esempio, iscrizione oppure abbonamento);
- l’attività sportiva praticata (ad esempio, nuoto, calcio, pallavolo, ecc.);
- l’importo pagato;
- i dati anagrafici del ragazzo che pratica l’attività sportiva dilettantistica e il codice fiscale del genitore o del soggetto che effettua il versamento.
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