Bambini a casa da scuola per settimane, genitori che devono lavorare, da casa o in sede, e nonni che vanno protetti. Come funziona il congedo parentale straordinario messo in atto per fronteggiare l’emergenza Coronavirus?
Congedo parentale straordinario nel Decreto Rilancio
Istituito con il Decreto Cura Italia, il congedo parentale speciale è stato potenziato dal Decreto Rilancio, in vigore dal 20 maggio 2020. Un congedo dedicato ai genitori impiegati nel settore privato che stanno affrontando la prolungata chiusura delle scuole per via dell’emergenza Coronavirus.
Ecco le caratteristiche del congedo parentale straordinario:
- figli fino a 12 anni (nessun limite di età se in famiglia ci sono figli disabili);
- 30 giorni utilizzabili a decorrere dal 5 marzo e fino al 31 luglio 2020 (quindi possibile la retroattività);
- i giorni di congedo possono essere presi sia consecutivamente che frazionari;
- indennità pari a 50% della retribuzione (il congedo ordinario ha un’indennità del 30% per figli fino a 6 anni, allungati a 8 per chi è in difficoltà economica).
L’indennità deve essere corrisposta dal datore di lavoro, che poi recupererà gli importi erogati utilizzando la cifra corrispondente come credito per compensare i pagamenti di tasse e contributi.
Per i figli fino a 16 anni si può richiedere il congedo ma non è prevista un’indennità.
Attenzione! Chi ha già fruito dei primi 15 giorni di congedo previsti dal Decreto Cura Italia, può adesso richiederne altri 15 fino al 31 luglio 2020.
Chi può chiedere il congedo parentale straordinario?
Il congedo parentale speciale può essere richiesto da entrambi i genitori, se impiegati nel settore privato, ma a turno.
Ma attenzione! Ci sono delle condizioni per cui non si ha diritto all’indennità. Non si può richiedere se l’altro genitore:
- è intestatario di altre forme di sostegno del reddito (cessazione o sospensione lavorativa);
- è disoccupato;
- non percepisce una retribuzione, quindi non lavora.
La possibilità di fruire del congedo COVID-19 è, inoltre, riconosciuta anche nei casi in cui il congedo parentale ordinario non sia più fruibile per i seguenti motivi:
- i genitori che hanno già raggiunto i limiti individuali e di coppia previsti per congedo parentale (hanno dunque esaurito già l’intero congedo ordinario);
- i genitori che hanno figli di età compresa tra i 12 ed i 16 anni, come abbiamo già visto.
Congedo parentale speciale per lavoratori che non sono dipendenti
Il congedo speciale riguarda anche i lavoratori che non sono dipendenti:
- per co.co.co e professionisti iscritti alla gestione separata INPS, il congedo straordinario sarà pagato in base al reddito dichiarato;
- per gli autonomi iscritti alla gestione artigiani e commercianti, si prenderà come riferimento la retribuzione convenzionale giornaliera prevista per il proprio settore.
In alternativa al congedo, si potrà fare richiesta di un voucher babysitter di 600 euro.
Come fare domanda di congedo parentale speciale
L’INPS chiarisce che la procedura è già attiva, ed è quella prevista per il congedo parentale ordinario, che per le domande pervenute a partire dal 5 marzo 2020 viene commutato in congedo straordinario con innalzamento dell’indennità al 50% e fino ai 12 anni di età del bambino.
La domanda va inoltrata attraverso i seguenti canali:
- online attraverso i servizi telematici dell’INPS accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo o le credenziali SPID o la CIE o la carta CNS;
- telefonicamente tramite il Contact Center integrato – n. 803164 da rete fissa o n. 06164164 da rete mobile;
- tramite CAF, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
I genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni devono presentare domanda di congedo COVID-19 solamente al proprio datore di lavoro e non all’INPS.
Ecco la circolare INPS n. 45/2020 che fornisce tutti i chiarimenti sul congedo parentale straordinario.
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