Come trasformare un abito per ridargli nuova vita? Alzi la mano chi non ha nell’armadio un capo d’abbigliamento che non indossa più, qualcosa che vi piaceva tanto quando l’avete acquistato ma che, ora, ha perso un po’ del suo fascino perché è andato fuori moda, oppure perché siete cambiate voi e preferite vestire in modo diverso.
E così, quel vecchio abito resta li. Passano le stagioni della moda, ma continua a occupare spazio nell’armadio, già pieno di vestiti. Eppure è un dispiacere liberarsene. Pensate a quanto vi sta bene, come vi fa sentire a vostro agio e, soprattutto, a quanti ricordi è legato.
L’unica soluzione è la creatività: date a quel tubino, a quella giacca, a quel paio di pantaloni o a quella gonna un’altra opportunità. Basta un piccolo ritocco per modificare un modello: cucire un orlo per accorciarlo, togliere le maniche, creare un inserto con una stoffa diversa, in contrasto con l’originale, anche da aggiungere in fondo a una gonna o a un abito per allungarli, se diventati troppo corti, o in mezzo alla parte posteriore di una maglietta per allargarla, proprio come va di moda in questo periodo.
Potete anche valorizzarlo con un accessorio che vi colpisce: indossate una spilla su cui far cadere l’occhio, una collana, un bracciale che regalino al vostro vecchio capo d’abbigliamento una luce differente; non sottovalutate inoltre il potere di una sciarpa, di una borsa o di un paio di scarpe, quelle giuste, che conferiscono il tocco glamour che mancava. Oppure, a seconda del tessuto, lo potete tingere di un altro colore (anche a casa, in lavatrice, con gli appositi prodotti).
Non buttate nemmeno i jeans rotti, un po’ consumati in fondo, o stretti, perché avete qualche chilo in più! Provate a realizzare una comoda shopping bag, che vi sarà utile per andare a fare la spesa.
Come trasformare un abito: tingere i tessuti in casa
Per tingere tutti tipi di tessuti, la lana esclusa, potete usare tranquillamente la lavatrice usando i prodotti che ormai si trovano facilmente in commercio. È bene tuttavia sapere alcune piccole cose per far si che la tintura sia omogenea e ben fatta.
Ricordatevi sempre che c’è una tabella – colori da rispettare: la tintura non copre il colore d’origine, quindi, se dovete passare da un capo più scuro ad una tonalità più chiara è sempre meglio prima effettuare una decolorazione con l’apposito decolorante. Non tingete mai capi apprettati o nuovi perché i trattamenti superficiali impediscono la penetrazione uniforme del colore nella fibra.
I capi in lana non possono essere tinti in lavatrice, bensì a mano in una grossa pentola da mettere sul fuoco e portare ad ebollizione. I coloranti si fissano sulla lana solo ad elevate temperature, che non danneggiano tuttavia le fibre. Ciò che infeltrisce la lana, infatti, sono i cambiamenti di temperatura molto rapidi che si potrebbero verificare con un processo di tintura in lavatrice. Nel trattamento a mano, invece, la temperatura sale e poi ridiscende lentamente e senza danneggiare la lana.
Sulle confezioni dei coloranti in commercio trovate comunque istruzioni dettagliate e complete sul procedimento da seguire.
Attenzione: dopo la colorazione dovete pulire la lavatrice, facendo un lavaggio a vuoto con il detersivo, per evitare che nei successivi lavaggi rimangano tracce di tintura.
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