La carta spesa 2023, denominata dal governo “Dedicata a te“, è la nuova social card o carta acquisti riconosciuta alle famiglie che presentano determinati requisiti stabiliti dal governo italiano.
Cos’è la carta spesa 2023 e a chi spetta?
La carta spesa 2023 è una carta prepagata rilasciata da Poste Italiane che può essere utilizzata per fare acquisti alimentari di prima necessità. È destinata a cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:
- iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
- ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro.
Attenzione l’ISEE deve avere una data antecedente il 12 maggio 2023, dunque non può essere fatto appositamente per ricevere la card ma deve essere già in possesso del nucleo altrimenti si perde il diritto al beneficio.
Per ottenere la carta acquisti non occorre fare nessuna domanda, è il Comune di residenza che si prende carico di contattare le famiglie aventi diritto e distribuire loro la card.
Tuttavia le risorse per la carta potrebbero non essere sufficienti a livello comunale, dunque gli enti locali in alcuni casi dovranno stilare delle graduatorie di precedenza.
Carta spesa 2023: come si formano le graduatorie
Il Ministero delle Politiche Agricole chiarisce che la priorità in graduatoria riguarda i nuclei con componenti nati tra il 2023 e il 2009, in ordine di precedenza per i nuclei con componenti più piccoli.
In particolare, la lista dei beneficiari idonei selezionati è ordinata secondo i seguenti criteri:
1. Nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2009, con i seguenti criteri di priorità:
- Indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
- Data di nascita dei tre componenti più giovani;
- Numero componenti della DSU (almeno tre persone).
2. Nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2005, con i seguenti criteri di priorità:
- Indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
- Data di nascita dei tre componenti più giovani;
- Numero componenti della DSU (almeno tre persone).
3. I restanti posti in graduatoria sono definiti in base alla numerosità dei componenti DSU (almeno 3 persone), con i seguenti criteri di priorità:
- Indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
- Data di nascita dei tre componenti più giovani.
Un provvedimento che ha portato con sé diverse polemiche a partire dal minimo numero di persone presenti nel nucleo (3), che di fatto esclude le persone sole in stato di indigenza ma anche i genitori single con un solo figlio.
Chi è escluso dalla carta acquisti 2023?
Il provvedimento esclude dal beneficio alcuni soggetti che pure presentano i requisiti per ottenerlo.
In particolare il contributo non è attribuito ai nuclei familiari che includano titolari di:
- Reddito di cittadinanza;
- Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
Inoltre, il contributo non è erogabile ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:
- NASPI e indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori DIS-COLL;
- Indennità di mobilità;
- Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
- Cassa integrazione guadagni (CIG);
- Qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.
In sostanza la carta non spetta ad un’ampia platea di soggetti che percepiscono sostegni o indennità di altro genere.
A quanto ammonta la carta spesa 2023?
L’importo totale caricato sulla social card è pari a 382,50 euro, altro punto controverso dal momento che “spalmata” su un anno questa cifra rappresenta poco più di un euro al giorno, dunque si tratta di un sostegno insufficiente per chi fatica ad acquistare i beni di prima necessità a cui è destinata.
La carta potrà essere utilizzata presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari dal momento che è possibile acquistare soltanto beni alimentari di prima di necessità, dunque sono esclusi i farmaci e qualsiasi altra tipologia di spesa.
Con apposite convenzioni, il Ministero dell’Agricoltura ha stipulato accordi con tutti gli esercizi aderenti, appartenenti alla Grande Distribuzione Organizzata e non solo, per l’applicazione di un ulteriore sconto del 15% in favore dei possessori delle carte.
È possibile consultare liberamente la lista delle Associazioni aderenti alla promozione della misura, e degli esercizi commerciali che si sono impegnati all’applicazione della scontistica del 15% alla pagina seguente:
Convenzione MASAF / Associazioni del Commercio
Che cosa si può comprare?
Un’ulteriore polemica è sorta perché il Governo ha stabilito nel dettaglio che cosa considerare genere alimentare di prima necessità e che cosa non lo è, dunque non è possibile comprare proprio tutto ciò che è prodotto alimentare.
Di seguito l’elenco dei prodotti ammessi al beneficio:
- carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
- pescato fresco;
- latte e suoi derivati;
- uova;
- oli d’oliva e di semi;
- prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria;
- paste alimentari;
- riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
- farine di cereali;
- ortaggi freschi e lavorati;
- pomodori pelati e conserve di pomodori;
- legumi;
- semi e frutti oleosi;
- frutta di qualunque tipologia;
- alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula);
- lieviti naturali;
- miele naturale;
- zuccheri;
- cacao in polvere;
- cioccolato;
- acque minerali;
- aceto di vino;
- caffè, thè, camomilla.
Sono tassativamente esclusi:
- bevande alcoliche;
- farmaci.
Per fare due esempi sulla problematicità di questa lista, ad esempio non è possibile comprare con la carta né pesce surgelato, né aceto di mele, per fare un paio di esempi.
Come si ottiene la carta spesa 2023?
Le carte sono operative da luglio 2023 e chi ne riceve una deve attivarla facendo un primo pagamento con la carta assegnata entro il 15 settembre 2023. Dopo quella data se non si fa l’attivazione si perde il beneficio economico.
Ribadiamo che per ottenere la carta occorre ricevere una comunicazione da parte del Comune di residenza, che contenga l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della carta assegnata. Dopodiché è possibile ritirarla presso tutti gli Uffici Postali e non solo in quelli vicini alla propria abitazione.
L’elenco degli Uffici Postali è disponibile sul sito di Poste Italiane o nell’app di Poste Italiane alla voce “cerca ufficio postale e prenota”. Alle Poste occorre presentare la comunicazione del Comune e un documento di identità non scaduto.
Ricordiamo infine che la carta può essere ritirata dal solo beneficiario, salvo possibilità di delega effettuata ai sensi delle disposizioni vigenti, utilizzando gli appositi modelli distribuiti da Poste Italiane.
Il nostro consiglio a chi ritiene di aver diritto alla carta ma non ne ha avuto notizia, è quella di rivolgersi ai servizi comunali prima del 15 settembre, in modo da essere certi che le comunicazioni siano andate a buon fine.
Il consiglio di chi scrive è: se avete diritto a questo aiuto, per quanto misero e problematico su diversi fronti che sia, non esitate a reclamarlo e utilizzarlo. Sono soldi che vi spettano!
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