Il bucato ingiallito o ingrigito è un problema molto più frequente di quanto si pensi. La biancheria, soprattutto quella intima, è molto soggetta a modificare il colore col passare del tempo, per via di sudore, deodoranti, profumi e talvolta lavaggi sbagliati.
Ci sono però molti modi per riportare i nostri capi bianchi ingialliti o ingrigiti al loro vecchio splendore, in modo economico ed ecologico.
In questo post li analizzeremo uno per uno fornendo anche qualche spiegazione di carattere scientifico, che ci aiuterà a capire come – molto spesso – si ricorra a stratagemmi inutili e dannosi per l’ambiente e per il nostro portafoglio.
Ricordate sempre la regola d’oro : quando si utilizzano prodotti di pulizia, preconfezionati o fai da te, proteggere sempre occhi e vie aeree e mai mescolare a caso i prodotti di pulizia, potrebbe essere molto pericoloso.
Bucato ingiallito e ingrigito: cose da non fare
Ci sono molti stratagemmi per lavare in lavatrice i capi bianchi ingialliti e ingrigiti, molti consigliati dai produttori di detersivi altri tramandati dalle generazioni precedenti. Alcuni di essi, però, sono scientificamente inutili: sono solo leggende metropolitane che non hanno alcun risultato se non quello di creare un danno all’ambiente o farci spendere soldi inutilmente.
Cerchiamo di fare un pochino di chiarezza a riguardo.
Sbiancare capi banchi ingialliti o ingrigiti col bicarbonato: è utile?
La risposta è no.
Il bicarbonato, da un punto di vista chimico, è una base debole e la sua molecola non ha effetto sbiancante perché non è una molecola ossidante. Lavare in lavatrice i capi bianchi ingialliti o ingrigiti col bicarbonato avrà il solo effetto di disperdere la polvere nelle tubature, che è un totale spreco di prodotto e quindi di soldi.
Ne abbiamo parlato approfonditamente in un altro articolo che vi consigliamo di leggere.
LEGGI ANCHE: Perché pulire con bicarbonato e aceto è inutile e dannoso
Lavare i capi ingialliti o ingrigiti con aceto e bicarbonato
Analogamente, non serve assolutamente a nulla mettere in lavatrice capi bianchi ingialliti o ingrigiti e lavarli con bicarbonato e aceto.
Intanto perché dal punto di vista chimico non ha alcun senso mettere insieme due sostanze antagoniste l’una dell’altra: il bicarbonato è una base debole, serve a neutralizzare gli acidi, infatti lo assumiamo per risolvere l’eccessiva acidità di stomaco. L’aceto è un acido, acido acetico appunto. La reazione chimica che si ottiene mischiandoli è di neutralizzazione.
Ma se anche avesse un senso utilizzarli, non possiedono le proprietà richieste ad uno sbiancante.
Una molecola per sbiancare deve rilasciare ossigeno. La reazione chimica che otteniamo mischiando aceto e bicarbonato, invece, produce un sale (acetato di sodio), acqua e anidride carbonica.
Mancando l’azione ossidante, non può esserci sbiancamento.
Aggiungiamo, per chi desidera sbiancare i capi ingialliti o ingrigiti in modo naturale ed ecologico, che l’acido acetico è poco ecosostenibile perché un 1% di esso richiede ben 1666 litri di acqua per essere neutralizzato e non essere tossico per gli organismi acquatici (fonte Detergent Infredients database).
Sbiancare bucato bianco ingiallito o ingrigito con candeggina
La candeggina è il prodotto realizzato a base di ipoclorito di sodio.
L’ipoclorito di sodio è il disinfettante più potente ed ha enorme potere smacchiante e sbiancante ma è estremamente pericoloso e con un impatto ambientale devastante.
Il contatto con la pelle provoca ustioni cutanee, il contatto con gli occhi provoca gravi lesioni oculari. È molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata ed è corrosivo per i metalli, quindi alla lunga rovina gli elettrodomestici.
Sicuramente efficace ed economico, a nostro avviso è altamente inquinante in modo inutile, perché può essere sostituito senza debito di efficacia da sostanze totalmente ecosostenibili ed economiche.
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Come lavare in lavatrice capi bianchi ingialliti o ingrigiti
Ora che abbiamo visto quali cose non bisogna assolutamente fare per sbiancare i capi ingialliti e ingrigiti, vediamo quelle che invece sono molto importanti e utili per mantenere luminoso e splendente il nostro bucato bianco.
Il primo passo in questo senso è conoscere il problema, perché solo conoscendo le cause dell’ingiallimento e dell’ingrigimento dei capi bianchi potremo prevenire o curare efficacemente il problema.
Quindi dobbiamo farci qualche domanda.
Perché i capi bianchi ingialliscono?
Le ragioni che portano i capi bianchi a perdere la loro originaria luminosità e ingiallire possono essere diverse.
- l’invecchiamento delle fibre tessili. Quando i capi sono molto vecchi, l’ingiallimento è un effetto naturale perché le fibre perdono di corposità e consistenza.
- i capi bianchi ingialliscono anche per lavaggi a temperature troppo basse. Se i capi sono sporchi e non vengono adeguatamente puliti perché la temperatura dell’acqua è troppo bassa e i detergenti non fanno effetto, lo sporco sedimenterà lavaggio dopo lavaggio alterando il colore del bucato. La situazione peggiorerà se asciughiamo i capi in asciugatrice, perché le temperature elevate utilizzate dall’elettrodomestico per portare a termine il ciclo di asciugatura fisseranno le macchie e gli aloni giallastri.
- una scorretta suddivisione dei capi per il lavaggio è il motivo più frequente delle alterazioni di colore del bucato bianco, con conseguente ingiallimento dei tessuti.
- infine, la conservazione stantia e al chiuso per troppo tempo, come accade per esempio ai corredi conservati per anni nei bauli o negli armadi
- un’eccessiva e prolungata esposizione alla luce solare
Perché i capi bianchi ingrigiscono?
Anche l’ingrigimento dei capi bianchi può derivare da diverse cause. Le più frequenti sono:
- errata suddivisione dei capi per il lavaggio
- carico eccessivo della lavatrice: non permettendo adeguata pulizia si lascia persistere lo sporco che, lavaggio dopo lavaggio, si sedimenta sui capi
- eccessivo residuo di sali in soluzione nell’acqua di lavaggio
- scadente qualità del tessuto: per esempio, biancheria sintetica
Capi bianchi ingialliti e ingrigiti: come prevenire il problema
Gli incidenti di lavaggio sono all’ordine del giorno e purtroppo capita molto spesso di ingiallire o ingrigire i nostri amati capi bianchi.
La buona notizia è che si può fare molto sia per prevenire che per risolvere questo problema.
Per prevenire il problema, dobbiamo ragionare sulle cause che producono le alterazioni del colore che abbiamo specificato nel paragrafo precedente.
Prevenire l’ingiallimento
- invecchiamento delle fibre tessili: in questo caso bisogna agire sul lato della corretta manutenzione del capo per fare in modo che duri il più a lungo possibile. Quindi, limitare allo stretto indispensabile i lavaggi a temperature molto elevate, usare detersivi non troppo aggressivi e impostare cicli di centrifuga non eccessivamente alti. Dobbiamo però accettare che ogni capo ha un fine vita, oltre il quale potremo decidere di rigenerarlo, sostituirlo oppure semplicemente conservarlo per il suo valore affettivo.
- errata temperatura di lavaggio: dobbiamo valutare attentamente il livello di sporcizia. Un capo bianco non molto sporco e che non presenta particolari macchie può essere lavato anche a 40 gradi per prevenire l’invecchiamento. Ma se macchiato in modo ostinato o molto sporco dovrà essere pretrattato e lavato a 60 gradi, se necessario con additivo sbiancante. Non dobbiamo eccedere nella scelta della temperatura ma neppure lesinare o ci ritroveremo capi che, lavaggio dopo lavaggio, sono sempre più sporchi.
- scorretta suddivisione dei capi: i bianchi vanno lavati separatamente da ogni altro colore, anche molto tenue. Inoltre, bisognerebbe separare i bianchi puri dai bianchi che presentano stampe, disegni o scritte colorate e bisognerebbe dividerli in base all’intensità dello sporco, lavando i poco sporchi e i molto sporchi separatamente.
- Conservazione stantia al chiuso: i tessuti bianchi invecchiano se non prendono aria, quindi ingialliscono. Bisognerebbe periodicamente dare un giro a tutta la biancheria conservata, avendo cura di conservarla in un luogo dove possa comunque prendere aria anzichè essere rinchiusa in uno spazio soffocante.
- eccessiva e prolungata esposizione alla luce solare: teniamo presente che, come in tutte le cose, anche nell’esposizione al sole il troppo storpia. Asciugare i bianchi al sole è buona norma perché questo permette ai tessuti di prendere aria e scaricarsi di eventuali acari, inoltre la luce solare svolge una moderata azione sbiancante durante l’asciugatura ma se lasciamo i capi bianchi al sole per troppo tempo quando sono già asciutti, ingialliranno e diverranno rigidi. È bene, dunque, limitare l’esposizione al solo tempo necessario ad asciugarli.
Prevenire l’ingrigimento
- scorretta suddivisione dei capi: come al punto 3 precedente, dividere correttamente i capi per colore e per intensità di sporco
- sovraccarico della lavatrice: caricare correttamente il bucato, non superando il limite di 2/3 del cestello
- eccessivo residuo di sale in soluzione nell’acqua: utilizzare additivi efficaci nella neutralizzazione dei residui di sali in soluzione, come il citrato di sodio
- scadente qualità dei tessuti: le fibre sintetiche, spesso utilizzate per la biancheria intima, hanno la tendenza ad ingrigire dopo alcuni lavaggi. Sarebbe meglio non servirsene, anche per una questione di igiene personale, poiché non permettono la traspirazione e facilitano la proliferazione dei batteri.
Una volta al mese è consigliabile eseguire un lavaggio a vuoto della lavatrice, a 90 gradi: questo permette di eliminare i residui dei precedenti lavaggi ed eliminare gli odori sgradevoli.
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Come sbiancare i capi ingialliti o ingrigiti in modo naturale
È fatta, ormai è successo, tutti i nostri bianchi hanno cambiato colore e perso la loro brillantezza.
Cosa possiamo fare per sbiancare i capi bianchi ingialliti in modo naturale, economico ed ecosostenibile?
La parola d’ordine è pretrattare e a seconda dell’intensità del giallo e della causa dell’ingiallimento abbiamo diversi modi per farlo.
Come pretrattare per sbiancare il corredo in modo naturale
Ci siamo ricordate che sarebbe ora di rinfrescare il corredo e abbiamo aperto il baule nel quale lo conserviamo dai tempi della festa di fidanzamento. Ma, ahinoi, ci siamo accorte che tutto ha assunto una tonalità giallognola che ricorda i vecchi merletti della zia.
In questo caso la scelta migliore è un rimedio della tradizione familiare: la cenere.
Se abbiamo in casa un camino preleviamo la cenere e filtriamola in un colino, per eliminare il carbone o altri residui. Mettiamo un bicchiere di cenere nella vasca insieme a molta acqua calda e mettiamo in ammollo i capi bianchi in cotone. Lasciamo in ammollo per almeno un’ora.
Se, invece, non possiamo procurarci della cenere, un rimedio altrettanto efficace per pretrattare consiste nel mettere i capi in un ampio catino pieno di acqua calda, nella quale avremo sciolto due cucchiai di scaglie di sapone di Marsiglia. Dobbiamo poi coprire il catino ed esporlo alla luce solare per almeno 24 ore consecutive, quindi per circa 48 ore se comprendiamo le notti.
Infine, se non fosse possibile utilizzare neppure questo metodo, possiamo ricorrere alla cottura a fuoco medio dei capi, per almeno 20 minuti, in un pentolone di acqua alla quale avremo aggiunto due cucchiai di scaglie di sapone di Marsiglia.
Potete acquistare il sapone di Marsiglia in scaglie direttamente dal nostro link affiliato!
Sapone di Marsiglia in scaglie
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Come pretrattare per sbiancare una camicia bianca ingiallita nel tempo
Se abbiamo a che fare con capi bianchi che sono ingialliti a seguito dei numerosi lavaggi, come una camicia bianca ingiallita nel tempo, possiamo pretrattare realizzando un composto con 1 litro di acqua calda al quale aggiungiamo 1 misurino di percarbonato. Poi mettiamo in ammollo i nostri capi per almeno 3 ore.
Il percarbonato è una sostanza ossidante a bassissimo impatto ambientale, con un elevatissimo potere sbiancante ma senza controindicazioni per la salute e per l’ambiente.
Attenzione a non confonderlo col bicarbonato: sono due prodotti totalmente diversi!
Percarbonato di sodio
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Come pretrattare per eliminare macchie di giallo dai capi bianchi
Quando, invece, abbiamo a che fare con macchie di giallo ben visibili sui nostri capi bianchi, possiamo creare una “pappetta” composta da percarbonato da sciogliere in poca acqua, meglio se calda. Dopodiché, il capo deve andare immediatamente in lavatrice per il lavaggio.
Come pretrattare per sbiancare i capi ingrigiti
Per sbiancare i capi ingrigiti, il modo migliore di pretrattare è l’ammollo prolungato (anche una notte intera) in acqua e percarbonato di sodio.
Come lavare i capi bianchi in lavatrice in modo naturale
Ora che abbiamo pretrattato, dobbiamo eseguire un normale lavaggio dei nostri capi bianchi ingialliti o ingrigiti in lavatrice.
Il lavaggio dovrà essere effettuato a non meno di 60 gradi, preferibilmente con un detersivo in polvere.
Noi vi consigliamo la ricetta di Mammachimica per il detersivo fai da te in polvere per lavatrice:
- 2 cucchiai di sapone di Marsiglia grattugiato
- 1 cucchiaio di carbonato di sodio
- 1 cucchiaio di percarbonato di sodio
- due cucchiai di detersivo ecologico per piatti o per bucato
- 50 ml di citrato di sodio liquido
Queste dosi sono per un lavaggio, Mammachimica consiglia di tenere le polveri separate dai liquidi, ponendo sapone di Marsiglia, soda solvay e percarbonato insieme in una pallina, il detersivo eco in una seconda pallina, il citrato di sodio liquido in una terza pallina per bucato.
Se vogliamo potenziare l’effetto sbiancante, possiamo aggiungere altro percarbonato.
Se vogliamo prevenire che i capi ingrigiscano nuovamente, aumentiamo la dose di citrato di sodio.
Poniamo le tre palline in lavatrice nel cestello e impostiamo il lavaggio specifico per i bianchi a 60 gradi, aggiungendo come ammorbidente una soluzione al 20% di acido citrico.
Di seguito vi linkiamo i prodotti necessari a realizzare questo potente detersivo sbiancante.
Carbonato di sodio
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Anche qui, prestiamo attenzione: il carbonato di sodio non è bicarbonato e non è percarbonato!
Detersivo ecologico piatti
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Citrato di sodio liquido
Il citrato di sodio, liquido o in polvere, potete realizzarlo con alcuni degli ingredienti che vi abbiamo linkato, seguendo la ricetta di Mammachimica. Ci raccomandiamo ancora di adottare tutte le precauzioni necessarie a proteggere occhi e naso dalle esalazioni!
LEGGI LA RICETTA DEL CITRATO DI SODIO: Citrato di sodio
Acido citrico
Per realizzare autonomamente il vostro ammorbidente vi segnaliamo l’acquisto dell’acido citrico, molto utile anche per altri usi, ne abbiamo parlato in un articolo che vi consigliamo di leggere.
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LEGGI ANCHE: Acido citrico, a cosa serve e come usarlo
Come sbiancare i capi bianchi ingrigiti o ingialliti: stendere al sole
Per eliminare le macchie di giallo o grigio dai tessuti è importante anche stendere al sole tutte le volte che sia possibile.
Il sole infatti smacchia i tessuti: asporta gli aloni e le macchie e rende il bianco più brillante.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto quali sono i modi migliori per sbiancare i capi ingialliti o ingrigiti e e come non fare ingiallire i vestiti lavandoli in lavatrice.
Abbiamo anche spiegato perché non si dovrebbero usare aceto e bicarbonato per lavare i capi bianchi e perché si dovrebbe evitare l’utilizzo di candeggina.
Voi avete altri rimedi per smacchiare i capi bianchi oltre a quelli che abbiamo citato? Ditecelo nei commenti!
francesca dice
la vita è così