Con l’avanzare dell’età, a causa di inquinamento e maggiore sensibilità agli alimenti e ai fattori esterni, può comparire una fastidiosa allergia al nichel. L’allergia al nichel colpisce di solito le donne, con più frequenza, e si può diagnosticare con un esame chiamato Patch Test.
E’ un’allergia non solo alimentare, ma anche da contatto. Consideriamo infatti che il nichel è un po’ ovunque, naturalmente: nel terreno, nei prodotti animali e vegetali, nelle sigarette, nello smog, nei gas di scarico della automobili, nei prodotti chimici e industriali. L’allergia al nichel pare proprio scatenarsi in seguito a un ‘accumulo’ di nichel nel nostro organismo, dopo che il corpo ne ha assorbita una quantità tale da scatenare una reazione. Per questo, chi si scopre allergico al nichel, deve cercare di eliminarlo per evitare lo scatenarsi dei sintomi più fastidiosi della sua allergia.
I sintomi dell’allergia al nichel:
- dermatiti da contatto, rossore, prurito, desquamazione della pelle, soprattutto nelle pieghe di braccia e gambe, collo, tronco;
- mal di pancia, crampi, problemi intestinali, colite e cistite, gonfiore all’addome, con conseguenze oscillazione del peso: può far perdere o aumentare di peso in modo non regolare;
- mal di testa e giramenti di testa
- difficoltà respiratorie, asma allergico
- tachicardia
- perdita o indebolimento dei capelli
Possiamo cercare di alleviare questi sintomi facendo una dieta povera di Nichel.
Alimenti vietati se siamo allergici al nichel sono: Cioccolato e cacao, bevande in bottiglia (tè e bevande gassate), liquirizia, frutta secca come noccioline, mandorle, anacardi e nocciole, pectina, margarina, fegato, frutti di mare, crostacei e molluschi, acciughe, farina di mais e integrale, crusca e avena, grano saraceno, miglio, lievito in polvere chimico, cereali integrali. Tra le verdure e frutta: pomodori funghi, asparagi, porri e cipolle, spinaci, tutti i tipi di legumi, lattuga, cavoli, broccoli, sedano, frutti di bosco, uvetta, anguria, avocado, ananas, fichi, kiwi, prugne e pere, banane, cannella, cavolfiore, ciliegie. Sono da evitare anche i cibi in scatola (ad esempio il tonno) e tutti quelli conservati in lattina, anche le bibite.
Alimenti da mangiare con moderazione, sono: carote e patate, banane, albicocche, caffè e caffè d’orzo. L’acqua del rubinetto non sempre va bene: andrebbe per lo meno lasciata scorrere qualche minuto per eliminare residui eventuali di nichel. La birra va bevuta con moderazione. Sempre con moderazione, sono consentiti (dopo una prima disintossicazione): carni come vitello, manzo, maiale ed agnello, gamberetti, olio di girasole, uva, latticini, uova.
Alimenti a basso contenuto di Nichel: farina bianca 00, riso e orzo, carne e pesce, latticini, burro e uova, olio evo, mele, agrumi, camomilla, cime di rapa, finocchi, fagiolini, peperoni e melanzane, zucca e zucchine, barbabietole, carciofi, ravanelli, rucola e radicchio, bietole, cetrioli, verze.
Il nichel si trova anche nell’acciaio inossidabile, quindi anche stoviglie e pentole dovrebbero essere di altri materiali: vetro, acciaio inox senza nichel, ceramica. Cosmetici e detersivi vanno scelti tra quelli garantiti come Nichel tested.
Per l’allergia da contatto, dobbiamo stare attenti anche ai piccoli particolari: ganci del reggiseno, accendini, occhiali, viti, cinture, cerniere, chiavi, bigiotteria, monete, telefonini, oro bianco.
Siccome è praticamente impossibile eliminare del tutto il nichel, è sempre bene fare un test specifico e rivolgersi a uno specialista.
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