Aceto nel bucato: funziona davvero? | Risparmiare di Mammafelice

Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare degli usi alternativi dell’aceto, soprattutto per la cosmesi personale, per il bucato e per le pulizie domestiche.

Si è detto che l’aceto disinfetta, che aiuta a richiudere le squame dei capelli, che pulisce meglio di ogni altro detersivo sgrassante e che può svolgere la funzione dell’ammorbidente.

Lo si è consigliato per gli usi più disparati in lavatrice, dalla prevenzione del calcare alla brillantezza dei colori, dalla pulizia del cestello alla decalcificazione degli ingranaggi e delle tubature.

Tutto ciò con il beneficio di essere completamente naturale, in taluni caso proveniente da agricoltura biologica, quindi del tutto ecologico.

Ma è proprio tutto vero? L’Aceto ha davvero tutte le proprietà che gli vengono attribuite? E, soprattutto, è veramente un prodotto ecologico?

In questo post cercheremo di fornire qualche informazione scientifica per fare chiarezza su questo importante ingrediente della cucina italiana.

L’aceto pulisce e lava i vestiti?

No, l’aceto non è un tensioattivo quindi non ha proprietà lavanti o pulenti.

L’aceto contiene acido acetico, come tutti gli acidi esercita un potere sgrassante perché disgrega le molecole di grasso, ma sgrassare non significa lavare o pulire.

I vestiti sporchi non possono essere lavati o puliti solo con aceto.

L’Aceto nel bucato è come l’ammorbidente?

No, l’aceto non è un ammorbidente.

L’aceto, contenendo acido acetico, neutralizza l’alcalinità del bucato dovuta al detersivo. Tuttavia, non contenendo sostanze aggiuntive che vengono messe negli ammorbidenti per disciplinare le fibre, non le ammorbidisce affatto.

Il bucato risulta meno irsuto e ruvido ma non avrà mai l’effetto che viene conferito dagli ammorbidenti chimici.

In compenso, l’aceto è corrosivo per i metalli della lavatrice e porta in soluzione il nickel, al quale molte persone sono allergiche. Infine, è molto impattante sull’ambiente, richiedendo moltissima acqua (circa 1667 litri per un 1% di acido acetico) per essere neutralizzato.

Non è propriamente l’acido migliore da utilizzare come riduttore di alcalinità del bucato, è molto meglio prediligere l’acido citrico, che ha le medesime proprietà ed è molto meno inquinante.

Acido citrico

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Aceto nel bucato: elimina le macchie di sudore?

Come abbiamo detto, l’aceto non deterge e non pulisce. Non è un tensioattivo. È un acido e quindi può disgregare i grassi, ma non ha alcuna efficacia contro le macchie di sporco.

Per eliminare le macchie di sudore in modo ecologico e sostenibile è molto meglio utilizzare un prodotto igienizzante e smacchiante a base di acqua ossigenata e percarbonato di sodio.

Vi consigliamo questa ricetta di Mammachimica, detersivo smacchiatore igienizzante fai da te, ecologico e sostenibile.

Aceto per eliminare i residui di detersivo in polvere

Come abbiamo già detto, l’aceto è molto impattante sull’ambiente e non svolge alcuna funzione che non possa essere svolta altrettanto efficacemente da altre sostanze maggiormente ecocompatibili.

Per esempio, il detergente igienizzante di Mammachimica di cui abbiamo parlato sopra può essere utilizzato un paio di volte al mese per la manutenzione della lavatrice, facendo un lavaggio a cestello vuoto a 60 gradi. Oppure, se lo si utilizza con frequenza per il bucato, si può optare anche per un solo lavaggio mensile a 90 gradi.

L’Aceto nel bucato neutralizza gli odori?

Alcune persone sostengono che aggiungere un bicchiere di aceto nel bucato aiuti gli odori più persistenti, come fritto o sudore, a scomparire.

In realtà l’aceto non possiede questa proprietà. Il lavaggio a base di acqua ossigenata e l’asciugatura al sole, o eventualmente in asciugatrice con una pallina profumata con oli essenziali, svolge esattamente la stessa funzione e senza inquinare.

Aceto nel bucato per macchie difficili

Utilizzare l’aceto come smacchiatore non ha alcun senso, come abbiamo già detto non è un tensioattivo e quindi non lava.

Non è neppure in grado di sbiancare perché lo sbiancamento, a livello chimico, si verifica quando in una reazione chimica c’è rilascio di ossigeno.

Per smacchiare in modo potente e sbiancare bisogna usare un’altra sostanza: il percarbonato di sodio.

Il percarbonato è un ossidante eccezionale, sbianca in modo molto potente e riesce a neutralizzare ogni tipo di macchia.

Percarbonato di sodio

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Aceto come detersivo per i delicati e il bucato a mano

Lo ripetiamo insieme?

L’aceto non è un detersivo e quindi non può essere usato per lavare i vestiti né per il bucato a mano.

Quando vogliamo lavare a mano e mantenerci su un prodotto ecologico che non inquina possiamo utilizzare il sapone di Marsiglia in scaglie, da sciogliere in acqua tiepida, mai troppo calda. Nel caso si tratti di lana, lavare in acqua fredda.

Se è necessario smacchiare o sbiancare, si può pretrattare col percarbonato.

Sapone di Marsiglia in scaglie

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L’Aceto nel bucato disinfetta?

L’aceto è un acido, non è un disinfettante.

Alcuni studi affermano che sia in grado di uccidere alcune tipologie di microorganismi, ma non può essere definito una sostanza disinfettante. Prova ne è il fatto che, fino a qualche tempo fa, molti detergenti riportavano come ingrediente principale l’aceto. Oggi non è più possibile farlo, e quelle diciture sono sparite, perché appunto l’aceto non è una sostanza registrata al fine della valutazione ed autorizzazione all’utilizzo delle sostanze chimiche.

Pertanto, se abbiamo necessità di sottoporre il nostro bucato a disinfezione, è molto meglio farlo con prodotti a base di acqua ossigenata, che – invece- è proprio un composto chimico ad azione disinfettante ufficialmente e scientificamente riconosciuta.

Ricapitolando: a cosa serve l’aceto nel bucato?

A nostro modesto parere, assolutamente a nulla.

L’aceto contiene acido acetico ed è ottimo per condire l’insalata e sfumare l’arrosto.

Sono invece diverse le controindicazioni dell’aceto nel bucato in lavatrice:

inquina: come dicevamo, per neutralizzare un 1% di acido acetico occorrono 1667 litri di acqua, uno spreco esagerato delle risorse del pianeta;
l’aceto non ha un buon odore: alcune persone dicono scompaia col lavaggio, mentre altre confermano che in realtà sul bucato resta un fastidioso sentore di acido in sottofondo;
può portare in soluzione il nickel presente nei metalli, il che significa che sui vestiti restano tracce di nickel che non sono esattamente salutari per chi soffre di allergie al nickel da contatto;

Per il nostro bucato, invece, è molto meglio utilizzare sostanze differenti a seconda delle nostre esigenze:

Percarbonato di sodio, per sbiancare
Acido citrico, per abbattere l’alcalinità del bucato ed eliminare la carica elettrostatica delle fibre, ma anche per fissare i colori dei tessuti
Acqua ossigenata per smacchiare, eliminare odori di sudore e disinfettare, esercitando anche una moderata azione sbiancante (meno del percarbonato)
Soda Solvay o carbonato di sodio per smacchiare ma anche per potenziare l’effetto del detersivo in polvere per bucato.

Soda Solvay

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Conclusioni

In questo articolo abbiamo cercato di fare un pochino di chiarezza sui poteri che vengono misticamente attribuiti all’aceto in relazione al bucato ed al suo trattamento, chiarendo che l‘aggiunta dell’aceto al bucato non solo è inefficace, quindi inutilmente dispendiosa e antieconomica, ma anche fortemente inquinante.

Voi utilizzate l’aceto per lavare il vostro bucato o lo avete sostituito con altre sostanze più ecologiche? Che prodotti sostenibili utilizzate per la cura del vostro bucato? Ditecelo nei commenti!