Qual è la spezia capace di farsi apprezzare a tavola e, nello stesso tempo, essere un vero e proprio elisir di lunga vita? La risposta è semplice: lo zafferano. La sua polvere, infatti, è una miniera di sostanze preziose per l’organismo perché contrasta l’invecchiamento, stimola il metabolismo e favorisce le funzioni digestive.
Come sfruttare al meglio le sue proprietà di benefiche? Nel modo più naturale, cioè a tavola.
Coltivazione biologica e naturale
Le coltivazioni dello zafferano, nei maggiori Paesi produttori al Mondo, vengono attualmente senza ricorrere a fertilizzanti, pesticidi e altre sostanze chimiche. Anche la lavorazione è artigianale.
Il terreno viene concimato naturalmente e la raccolta dei fiori viene fatta a mano.
In un primo tempo i fiori si raccolgono uno per uno, poi si staccano, sempre manualmente, i tre stimmi all’interno della corolla e quindi vengono fatti seccare in un piccolo forno o in un braciere che li sterilizza.
Per questo è una delle spezie più care al mondo (insieme alla vaniglia).
LEGGI ANCHE: Come usare le spezie in cucina.
Proprietà e benefici dello zafferano
Zafferano antiossidante
Lo zafferano è il re degli antiossidanti. Cosa significa? Lo stress, il cibo, l’aria inquinata creano continuamente nel nostro organismo delle sostanze tossiche chiamate radicali liberi: sono molecole che danneggiano le cellule e favoriscono l’accelerazione dell’invecchiamento.
Gli antiossidanti sono capaci di neutralizzare i radicali liberi.
Il merito del potente effetto antiossidante dello zafferano è dato dalla crocetina, dalla crocina e dalla picrocrocina, carotenoidi contenuti negli stimmi (i fili rossi al centro del fiore) che hanno la capacità di legarsi a radicali liberi e neutralizzarli, proteggendo le cellule e innalzando le difese immunitarie.
Zafferano digestivo
Forse vi sembrerà sorprendente, ma molti liquori digestivi contengono zafferano.
Grazie ai suoi aromi naturali, ai pigmenti e ai numerosi principi attivi, questa spezia ha una notevole azione stimolante sull’apparato digerente.
Lo zafferano entra immediatamente in circolo aumentando la secrezione della bile e dei succhi gastrici e quindi facilitando la digestione.
La spezia del buonumore
Il colore giallo dello zafferano è da sempre sinonimo di benessere, felicità e buonumore.
E non è un caso che la cromoterapia lo utilizzi proprio nelle situazioni di stress psicofisico. Il giallo è efficace contro gli stati depressivi, perché attraverso le vibrazioni cromatiche arriva l’ipotalamo, sede delle emozioni, regalando benessere e felicità. Questo si ottiene anche ingerendo alimenti gialli, come appunto lo zafferano.
Zafferano: Afrodisiaco antico e moderno
Nella mitologia greca, il dio Ermes, consigliere degli innamorati, utilizzava allo zafferano come afrodisiaco per risvegliare il desiderio e l’energia sessuale. Virtù che si sono poi tramandate nel tempo fino ad oggi.
Lo zafferano ha tanto gusto zero calorie
Pur regalando ai piatti bontà e sapore, lo zafferano ha il grande pregio di non aggiungere grassi e fornisce pochissime calorie.
Infatti l’apporto calorico di questa spezia è praticamente nullo: una porzione da 0,15 grammi è pari a 0,4 Kcal. Tenendo conto che una porzione da 0,15 g viene utilizzata di solito per insaporire piatti per 3/4 persone, ogni volta che gustate un piatto a base di zafferano non assimilate un grammo di grasso in più!
Depura il sangue
I medici cinesi lo usano come depurativo del sangue e la moderna fitoterapia conferma le sue proprietà disintossicanti. Lo zafferano riattiva la circolazione del sangue, elimina le tossine e abbassa le quote di colesterolo e trigliceridi che vengono assorbiti con l’alimentazione.
Gli effetti depurativi e anti-infiammatori dello zafferano sono sfruttati anche dalla medicina indiana che prevede questa spezia in molti piatti, allo scopo di favorire la digestione e prevenire le infezioni intestinali.
Dove aggiungere lo zafferano
Lo zafferano dà il meglio di sé in piatti a base di riso, crostacei e frutti di mare, carni bianche in umido come pollame, coniglio e vitello.
È indicato anche per esaltare condimenti di verdure dal gusto più pieno e come quelli con le zucchine o radicchio di Treviso. Ne basta infine un pizzico nell’impasto di dolci lievitati, in biscotti, creme o gelati per creare tanti dessert inediti o per dare un tocco sorprendente qualche ricetta classica.
Come aggiungere lo zafferano
Si comincia a preparare il piatto: la prima cosa da fare è stemperare accuratamente lo zafferano in poca acqua tiepida.
La polvere si scioglie in modo più uniforme e veloce rispetto agli stimmi, che andrebbero leggermente pestati prima di essere messi a bagno.
Inoltre la polvere si dosa con comodità e conserva più a lungo le sue proprietà organolettiche.
Quanto zafferano usare
Per 3-4 persone è sufficiente una porzione da circa 0,15 grammi (di solito corrisponde ad una bustina).
Una volta utilizzato, lo zafferano avanzato,va riposto in un recipiente ermetico e conservato in un luogo fresco, al riparo dalla luce e dall’umidità. Correttamente conservato si mantiene fino a 4 anni.
Ora non resta che provare lo zafferano in cucina, in tante ricette buonissime:
- Couscous giallo: prepariamo il couscous con un brodo di pollo, stemperando lo zafferano, aggiungiamo il pollo bollito tagliato a pezzetti, ceci e peperoni cotti in padella, olio e sale;
- Risotto alla Milanese;
- Quiche di robiola, zucca e zafferano;
- Pasta al forno con bacon e zafferano;
- Peperoni ripieni di couscous: prepariamo il couscous con acqua calda, sale, olio e zafferano. Tagliamo in due calotte i peperoni, laviamoli, farciamo con couscous, aggiungiamo brodo e cuociamo in forno;
- Soffione abruzzese dolce;
- Pasta con scampi e zafferano: cuociamo gli scampi al vapore. In una padella facciamo saltare le zucchine, aggiungiamo lo zafferano, gli scampi e la pasta scolata e facciamo saltare;
- Gnocchi con crema di zafferano: facciamo scaldare a fuoco basso un bel pezzo di burro, aggiungiamo panna da cucina, parmigiano, zafferano, sale e pepe e condiamo gli gnocchi;
- Torta salata di asparagi: stendiamo la pasta brisee, bucherelliamola, aggiungiamo gli asparagi interi messi a cerchio, copriamo con un mix di: panna da cucina, zafferano, sale, pepe, un uovo e cuociamo in forno;
- Patate allo zafferano: lessiamo le patate, lasciamole raffreddare e tagliamole a pezzetti. Prepariamo una salsina di yogurt con zafferano, olio, sale, prezzemolo e condiamo le patate;
- Purè di patate: prepariamo il purè di patate come al solito, mantechiamolo infine bene con il burro, il parmigiano e lo zafferano;
- Paella di carne e di pesce;
- Torta salata alla ricotta: bucherelliamo una base di pasta sfoglia. Mescoliamo ricotta, sale, pepe, parmigiano, zafferano, pezzetti di prosciutto cotto, mettiamo la farcia sulla base di sfoglia e cuociamo in forno;
- Pasta con le cozze: cuociamo le cozze in bianco, con poco olio e prezzemolo. Togliamole dai gusci. Filtriamo il succo delle cosse, stemperiamo lo zafferano, lasciamo finire la cottura della pasta in questo sughetto e infine aggiungiamo le cozze;
- Scaloppine allo zafferano: infariniamo la carne, cuociamola brevemente con il burro in padella, poi aggiungiamo lo zafferano, poca panna da cucina, sale e pepe;
- Lasagne gialle: prepariamo una besciamella aggiungendo lo zafferano, poi componiamo le lasagne con strati di besciamella, mozzarella, parmigiano.
Pasta allo zafferano con le sarde
Ingredienti
- 320 g di maccheroncini o spaghetti,
- 200 g di sarde già pulite,
- 0,15 g di zafferano,
- 20 g di pangrattato,
- 1 cipolla,
- 2 pomodori,
- 20 g di uvetta,
- 20 g di pinoli,
- 2 acciughe sotto sale,
- 80 g di finocchietto selvatico,
- 6 cucchiai di olio di oliva,
- sale,
- pepe qb.
Preparazione
- Cuocere il finocchietto per 5 minuti in abbondante acqua, scolatelo e tenete l’acqua di cottura in caldo.
- Tritate la cipolla, rosolatela in quattro cucchiai di olio, unite i pomodori tritati, metà finocchietto, l’uvetta e i pinoli.
- Sciogliete lo zafferano in un cucchiaio di acqua di cottura del finocchietto e aggiungete al sugo.
- Cuocete per 5 minuti, aggiungete le sarde e continuate la cottura per altri 10 minuti.
- Rosolate il pangrattato nell’olio rimasto, unite le acciughe e il restante finocchietto.
- Nel frattempo cuocete la pasta nell’acqua del finocchietto, scolatela, conditela col sugo e con il pangrattato.
Quando aggiungere lo zafferano
Come tante spezie, lo zafferano è termolabile, ovvero perde in parte il suo aroma se rimane a lungo a contatto con il calore. Per questa ragione è consigliabile aggiungerlo alle pietanze poco prima di toglierle dal fuoco, mescolando bene fino a quando non si sarà uniformemente distribuito.
Nella preparazione della pasta non si commetta l’errore di aggiungere lo zafferano all’acqua di cottura: scolandola andrebbero perduti il sapore e il colore della spezia, che invece va unita al condimento.
Lascia un commento