L’aceto è uno degli ingredienti casalinghi più consigliati per le pulizie fai da te ecologiche negli ultimi anni.
Viene considerato uno sgrassante, anticalcare e disinfettante ecologico perché naturale ma le cose stanno davvero così?
Gli usi dell’aceto nelle pulizie di casa
Generalmente l’aceto viene consigliato per pulire:
- pavimenti
- finestre
- bagno
- metalli
- scarichi
- frigorifero
- forno
- lavastoviglie
- lavatrice
- ferro da stiro
- macchina del caffè
Inoltre, il suo impiego è decantato come:
- ammorbidente, per rendere il bucato molto soffice
- antimacchia
- fissante per i colori durante il lavaggio
- pulire i tappeti
In base alla “letteratura” web sugli usi dell’aceto – quindi – sembrerebbe che ci troviamo di fronte ad una sostanza veramente prodigiosa!
In realtà le cose stanno molto diversamente: continuate a leggere se desiderate conoscere tutta la verità sull’uso dell’aceto nelle pulizie domestiche.
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L’aceto non è ecologico
Il fatto che una sostanza sia creata a partire da un ingrediente di origine naturale – come accade con l’aceto di vino o di mele, per esempio, o anche con l’aceto bianco – non ne fa automaticamente una sostanza ecologica.
Possiamo definire ecologico un prodotto, un ingrediente, una sostanza anche di provenienza naturale, quando il suo impatto sull’ambiente è minimo o addirittura nullo.
L’aceto non è un ingrediente ecologico: esso contiene acido acetico in una concentrazione generalmente intorno al 6%. Per neutralizzare gli effetti di un 1% di acido acetico occorrono ben 1667 litri di acqua: una quantità decisamente esorbitante che ci fa concludere come l’aceto non sia certamente una sostanza ecocompatibile né sostenibile.
In definitiva, per gli usi per i quali è indicato ricorrere a un acido, lasciamo stare l’aceto e utilizziamo al suo posto l’acido citrico, di gran lunga più ecocompatibile. Vi lasciamo il nostro link affiliato di Amazon ove voleste procedere subito e senza fatica al suo acquisto.
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L’aceto non pulisce e non lava
L’aceto contiene un acido, come abbiamo detto. Da un punto di vista chimico, quindi scientifico, l’aceto non fa altro che disgregare le molecole di grasso portandole nell’acqua. Ma il grasso resta lì a galleggiare sull’acqua, non viene lavato via, perché il grasso, come lo sporco in generale, per essere lavato via da una superficie o dal bucato richiede la presenza di un tensioattivo.
L’aceto non lava e non deterge: infatti, quando dobbiamo lavarci le mani noi utilizziamo acqua e sapone, non un acido.
Utilizzare il solo aceto per lavare, detergere o pulire qualcosa equivale a non lavarlo né pulirlo affatto e a farlo con un elevato impatto ambientale.
Non vale neppure osservare che dopo l’uso dell’aceto lo sporco disgregato può essere lavato via dall’acqua: come tutti sappiamo, chimicamente acqua e olio non si mescolano. Perché l’acqua conduca via il grasso disgregato dall’aceto è necessario il tensioattivo di cui parlavamo poc’anzi, che ingloba il grasso e lo trascina via con sé.
Teniamone conto in tutti i processi di autoproduzione di detersivi ecologici e nell’organizzazione delle nostre pulizie domestiche.
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L’aceto non ammorbidisce i tessuti
Nessun acido lo fa: chimicamente e fisicamente nessun acido ha il potere di ammorbidire le fibre dei tessuti. Questa funzione può essere svolta solo da particolari tensioattivi, detti cationici, che vengono infatti aggiunti agli ammorbidenti commerciali per disciplinare i tessuti, ammorbidirli e profumarli.
Quello che, invece, un acido può fare è contrastare e neutralizzare l’alcalinità del detersivo riportandone il ph a un livello neutro, più vicino a quello della nostra pelle.
A questo punto valgono le osservazioni fatte in tema di potere inquinante dell’aceto e opportunità di sostituirlo con l’acido citrico, senza però aspettarsi che i nostri maglioni e vestiti in generale diventino soffici e morbidi come con gli ammorbidenti commerciali.
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Conclusioni
In questo articolo abbiamo cercato di spiegare perché l’aceto non è il miglior ingrediente ecologico per le pulizie e quanto, invece, sia realmente inquinante per il pianeta. Soprattutto, vi abbiamo consigliato di sostituirlo con l’acido citrico che, invece, ha un’impronta decisamente più ecosostenibile.
Voi lo usate nelle vostre pulizie? Lo avete già sostituito con l’acido citrico? Ditecelo nei commenti!
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