Risparmiare come studenti fuori sede è un’abilità che si acquisisce con il tempo e l’esperienza: probabilmente è la prima fase di vita che richiede al ragazzo o alla ragazza di fare appello alla capacità di farcela da solo/a. Si deve diventare autonomi e imparare a gestirsi, non solo nell’aspetto economico ma anche nell’organizzazione domestica.
Se è vero che a risparmiare lo si impara “strada facendo” è anche vero che occorre avere delle linee da seguire per partire con il piede giusto, per poi affinare le proprie specifiche tecniche di risparmio.
Sicuramente dei ragazzi già abituati al risparmio, sia che lo abbiano vissuto in famiglia, sia che siano stati loro in prima persona a portarlo avanti, saranno più avvantaggiati; anche se fare i conti con spese delle quali non ci si è mai presi carico non è la stessa cosa di mettere da parte qualche soldo per la vacanza.
Vediamo quindi da cosa partire.
Risparmiare come studenti fuori casa partendo dall’alloggio
Una delle spese principali, per uno studente che deve trasferirsi in un’altra città, è quella legata alla casa, all’alloggio. Posto che vivere da soli, in un appartamento tutto per sé stessi, sia tutta un’altra storia, lo studente che vuole risparmiare dovrà cercare un’abitazione da condividere con altri coinquilini, così da dividere le spese, sia per quanto riguarda l’affitto che per le utenze (gas, luce, acqua, eventuale connessione internet).
Anche se la soluzione migliore sarebbe quella di trovare un alloggio che, nel costo del canone mensile, includa anche le spese accessorie. Pagare un costo fisso è da preferire, quando non si è ancora abituati a gestire in autonomia le proprie finanze.
Al di là del risparmio, se si trovano dei coinquilini piacevoli, l’esperienza di condivisione sarà una marcia in più e un modo per non sentire troppo la mancanza della famiglia.
Risparmiare al supermercato
Altra spesa incisiva è quella relativa ad alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona. Basta poco però per non incorrere in spese non necessarie e non previste. La lista della spesa sarà la migliore alleata: a casa, con tranquillità e calma, iniziamo ad aprire la dispensa e verificare cosa manca. Poi passiamo in cucina (detersivi e prodotti per la pulizia), in bagno, in doccia e dentro al beauty-case.
Attenersi alla lista farà in modo da non farci prendere dalla fretta, dall’improvvisazione dalla foga o dalla fame, non ci farà acquistare doppioni e non ci farà dimenticare nulla.
Magari possiamo partire preparando un menu settimanale: cosa ci serve per preparare le pietanze che abbiamo previsto? Per conoscere tutti i trucchi di risparmio al supermercato leggete l’articolo “Risparmiare sulla spesa: 5 consigli sempre validi”.
Se anche avete dei coinquilini, la spesa è personale. Tuttalpiù potete condividere le spese relative ai prodotti necessari per le pulizie dei luoghi comuni. Ogni altro acquisto è meglio che sia personale, per evitare discussioni.
Risparmiare sui consumi
Se non si dovesse riuscire a trovare una sistemazione che nel canone mensile includa anche le spese relative ai consumi, allora ci si deve ingegnare per diminuire il peso delle bollette di luce, gas, acqua e connessione internet.
Per imparare a risparmiare sulla luce consultate l’articolo “Come risparmiare sulla luce: guida utile a ridurre la bolletta”.
Per risparmiare sul gas consultate l’articolo “Risparmiare gas in cucina: guida al risparmio intelligente in 10 modi”.
Per imparare a risparmiare acqua leggete l’articolo “Risparmiare acqua in cucina: le 10 regole d’oro che non ti aspettavi”.
Interessante anche l’articolo “Risparmiare sul riscaldamento”.
Inoltre imparare a riutilizzare gli avanzi di cibo incide molto sul budget. Leggete l’articolo “Ricette sfiziose con gli avanzi per risparmiare”.
Ma il risparmio lo si ottiene anche modificando le piccole abitudini quotidiane. Sull’articolo “Risparmiare ogni giorno: 15 azioni da mettere subito in pratica” potete leggere un’interessante guida.
Risparmiare monitorando le uscite e le entrate economiche
Il miglior modo per imparare a risparmiare è tenere traccia di tutti i movimenti di denaro che facciamo. Aprire un conto, piuttosto che gestire denaro liquido, ci dà una più alta possibilità di monitoraggio. Inoltre non avere molto denaro dentro al portafogli psicologicamente ci aiuterà a spendere meno.
Scegliete un conto a zero spese che permetta l’home banking, consultabile da app o da computer.
L’abitudine di registrare tutte le spese può essere noiosa ed essere percepita come uno spreco di tempo, ma farà davvero la differenza sulle nostre abitudini di consumatori: ci fa rendere conto se sprechiamo denaro e dove, oppure ci fa capire se siamo sulla giusta strada e se siamo riusciti a risparmiare qualcosa.
Potremo così programmare le spese future e dare le giuste priorità.
Vi consigliamo una lettura agli articoli “Risparmiare da giovani: ritrovare un’abitudine in disuso” e “Come gestire il bilancio familiare”.
Infine vi consigliamo di verificare se avete diritto a sconti dedicati agli studenti universitari, che di solito riguardano sia gli svaghi (cinema, musei, teatri) che i bisogni primari (supermercati, ristoranti, mezzi di trasporto).
Speriamo che questa guida vi abbia chiarito un po’ le idee e vi aiuti a muovere i primi passi verso un risparmio consapevole.
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