Reddito d’inclusione 2018: come funziona e a chi spetta il REI.
Se la tua famiglia ha un reddito molto basso e hai dei figli minori o inabili, sei in attesa, o uno dei componenti è un disoccupato con almeno 55 anni di età, puoi aver diritto al Rei, il reddito d’inclusione. Si tratta di una misura a favore delle famiglie più povere, che può arrivare sino a 485 euro al mese. Dal 1° luglio 2018,poi, il Rei sarà concesso a tutti i nuclei familiari più bisognosi, a prescindere dalla loro composizione, e arriverà sino a 534 euro al mese per le famiglie più numerose, grazie alle recenti modifiche contenute nella legge di Bilancio.
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Come funziona il Rei (Reddito di inclusione 2018)
Il Rei è erogato dall’Inps, con oneri a carico del comune di residenza, attraverso una carta acquisti, la Carta Rei: la Carta Rei è emessa da Poste Italiane, come la vecchia Social Card, e consente l’acquisto dei generi di prima necessità e il pagamento delle utenze. Inoltre, con la Carta Rei è possibile prelevare contanti sino alla metà dell’importo mensile riconosciuto. La Carta Rei dà inoltre diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti nei negozi e nelle farmacie convenzionate e a delle riduzioni nella fornitura di energia elettrica e gas.
La Carta Rei viene ricaricata mensilmente, con un importo differente a seconda dei componenti del nucleo familiare.
Nel dettaglio, se la famiglia ha:
- un solo componente, il Rei è pari a 187,5 euro mensili;
- con 2 componenti, il Rei è pari a 294,4 euro mensili;
- con 3 componenti, il Rei è pari a 382,5 euro mensili;
- con 4 componenti, a 461,3 euro mensili;
- con 5 componenti, a 485,4 euro mensili, che diventano 534 euro mensili dal 1° luglio 2018;
- più di 5 componenti, a 539,82 euro mensili.
Il parametro della scala di equivalenza, che determina l’aumento del contributo mensile spettante, è incrementato di 0,35 punti per ogni ulteriore componente del nucleo familiare. Dato che però la legge stabilisce l’applicazione di un tetto massimo di importo annuale, ciò comporta l’abbattimento dell’importo massimo annuo al tanto erogabile ad un nucleo di 6 componenti, pari a 6.477,90 euro, e l’effettiva mancata applicazione dell’incremento di 0,35 per ciascun ulteriore componente.
Chi ha diritto al Rei
Il Rei spetta alle famiglie:
- il cui indice Isee, cioè l’indicatore della situazione economica della famiglia (si tratta, in parole semplici, di un indice che “misura la ricchezza” della famiglia), non supera 6mila euro; può essere utilizzato anche l’Isee corrente, cioè l’indicatore della situazione familiare “in tempo reale”, utile, ad esempio, nel caso in cui uno dei componenti perda il lavoro;
- il cui indicatore Isre (l’indicatore della situazione reddituale ai fini Rei) non supera i 3mila euro;
- con figli minori o inabili, donne in gravidanza o disoccupati over 55 (nel caso in cui vi sia un componente disabile, perché il Rei spetti è necessaria la presenza di un genitore o di un tutore): dal 1° luglio 2018 questo requisito non sarà più richiesto;
- con un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
- con un patrimonio mobiliare massimo tra i 6mila e i 10mila euro a seconda del numero dei componenti del nucleo;
- senza imbarcazioni da diporto o navi;
- senza, auto o moto immatricolate nei 24 mesi precedenti la richiesta del sussidio, salvo i veicoli destinati ai disabili.
Chi richiede il Rei deve essere:
- cittadino italiano;
- in alternativa, cittadino dell’Unione Europea, o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o apolide in possesso di analogo permesso o titolare di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria);
- deve poi risiedere in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento di presentazione della domanda.
Come si chiede il Rei
Il Rei può essere richiesto presso il proprio comune di residenza o presso i punti per l’accesso al Rei, che sono identificati da ciascun comune.
Per presentare la domanda deve essere utilizzato l’apposito modello predisposto dall’Inps, disponibile presso il proprio comune, presso i punti di accesso e anche sul sito web dell’Inps e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Il nucleo familiare, all’atto della domanda, deve essere in possesso di una DSU, cioè di una dichiarazione Isee in corso di validità:
- se nel nucleo è presente un è minorenne, viene considerato il modello Isee minorenni;
- in assenza di minorenni nel nucleo, viene considerato il modello Isee ordinario;
- in presenza di Isee corrente (il modello che aggiorna l’Isee ordinario o l’Isee minorenni) è comunque considerato quest’ultimo.
In caso di presenza nel nucleo familiare di componenti minorenni che non abbiamo entrambi i genitori in comune, è considerato il più favorevole tra gli eventuali differenti indicatori Isee Minori.
Come si ottiene il Rei
Per ottenere il Rei l’intera famiglia deve partecipare a un programma di inclusione attiva: deve, cioè, aderire a un progetto che prevede la formazione, la riqualificazione e la ricerca attiva di lavoro di tutti i componenti del nucleo familiare, predisposto da un’équipe multidisciplinare formata da diversi operatori identificati dai servizi sociali.
Firmando il progetto d’inclusione, tutti i membri della famiglia beneficiaria del Rei si impegnano a svolgere determinate attività, come cercare attivamente lavoro, aderire a iniziative formative e per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro. I minori di 18 anni devono assicurare la frequenza e l’impegno scolastico. Tutti i componenti della famiglia, poi, devono mettere in atto comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute.
In caso di ripetuti comportamenti inconciliabili con gli obiettivi del progetto, il Rei può essere ridotto o revocato.
Chi lavora ha diritto al Rei?
Il Reddito d’inclusione spetta anche se un componente della famiglia svolge un’attività lavorativa, purché il nucleo non superi il limite Isee di 6mila euro annui e il limite Isre di 3mila euro. Bisogna comunque comunicare lo svolgimento di attività lavorativa, da parte di uno o più componenti del nucleo, attraverso l’apposito modulo Rei- Com (anche contestualmente alla presentazione della domanda: il Rei Com si trova in una sezione della domanda stessa).
Non è invece possibile ricevere assieme al Rei la Naspi o altri sussidi per la disoccupazione. Se un componente della famiglia, o più familiari, beneficiano di altri trattamenti di assistenza, esclusi quelli non sottoposti alla prova dei mezzi, il valore mensile del Rei viene ridotto in corrispondenza al valore mensile di queste prestazioni.
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