Tra le piante officinali, la menta è una tra le più conosciute e utilizzate. Le foglie hanno la caratteristica forma ovale, con margine seghettato e sono molto profumate mentre i fiori formano piccole spighe terminali rosate. La menta piperita è la specie più diffusa in Italia, ma quella che usiamo con più frequenza è la mentuccia romana (ingrediente principale dei famosi carciofi alla romana).
Coltivazione e fioritura
La menta fiorisce da giugno a settembre e solitamente si utilizzano solo le foglie raccolte prima della fioritura.
Può essere tranquillamente coltivata in vaso (è molto bella anche come pianta ornamentale da mettere sul davanzale della cucina) e, se coltivata in giardino con altre perenni aromatiche, deve essere isolata interrando a una profondità di 30/40 cm sassi o laterizi, per limitarne la diffusione: la menta è particolarmente aggressiva verso la vegetazione circostante.
Richiede una posizione semi ombreggiata infatti in pieno sole le foglie riducono la dimensione.
Predilige un terreno fertile e ben concimato con sostanza organica. Resiste bene al freddo e, con una leggera copertura, continua a vegetare e a produrre foglie anche in pieno inverno. Poiché teme la siccità, richiede frequenti somministrazioni di acqua in estate.
Una pianta di menta ha una vita media di 4/5 anni.
Uso della menta in cucina
Le foglie fresche e sminuzzate si abbinano molto bene a pomodori, cetrioli, melanzane, zucchine e patate novelle. In qualità di rinfrescante e aromatizzante (o anche come decorazione) sono usate nei succhi freschi di frutta, nelle macedonia e nei dolci.
Le foglie cotte sono adatte per intingoli di piatti di carne dal sapore deciso come la cacciagione, l’anatra, l’agnello e il montone. Trova inoltre ampio impiego per la preparazione di tè e liquori, nella pasticceria e per gelati casalinghi: non solo per il gusto particolare ma, anche, perché conferisce una piacevole sensazione rinfrescante e una gradevole colorazione.
Deve però essere impiegata con moderazione perché il suo sapore è molto intenso e può sovrastare quello del cibo e di altre spezie.
Proprietà e benefici della menta
Alla menta vengono riconosciute, nella medicina tradizionale, numerose proprietà terapeutiche: contro gli spasmi gastrointestinali, come digestivo, antiemetico e antidiarroico, contro l’eccessiva irritabilità, le vertigini, le nevralgie e le cefalee.
L’estratto di menta si ricava dalla macerazione delle foglie in una soluzione idro-alcolica per tre settimane: il grado alcolico finale che si ottiene è di 65°.
Ecco come farlo in casa:
- Tritare le foglie di menta con un coltello. Più finemente vengono tritate, più si estrarrà dell’olio.
- Mettere quindi le foglie tritate in un barattolo di vetro. Riempire il contenitore con 3 parti di alcol puro al 99% per ogni parte di foglie tritate. L’alcol è l’agente che permette di estrarre l’olio dalla menta.
- Chiudere il coperchio al barattolo e scuotere bene. Lasciare il barattolo con la menta in infusione in un luogo chiuso e buio per almeno 4-6 settimane. Scuotere il barattolo di tanto in tanto.
- Passato il tempo necessario, separare le foglie dal liquido utilizzando un colino per filtrare. Porre infine le foglie tritate in una garza e spremerle bene per catturare ogni goccia di estratto.
- Conservare l’estratto di menta in piccole bottiglie o barattoli di vetro in un luogo fresco e scuro.
L’estratto di menta si usa prendendone 30/40 gocce, fino a tre volte al giorno, dopo i pasti in poca acqua.
- In associazione con angelica, achillea e melissa è utile come spasmolitico gastrointestinale;
- In associazione con carciofo, tarassaco e rosmarino è invece utile per migliorare la funzione della colecisti.
Altri utilizzi dell’olio essenziale di menta sono:
- come anti stress naturale: basta mettere qualche goccia di olio essenziale alla menta nell’umidificatore o sui caloriferi di casa durante l’inverno e il profumo che si propagherà sarà davvero rilassante;
- se spalmato sulle tempie, aiuta a sconfiggere il mal di testa. Utile anche come decongestionante naturale in caso di raffreddore grazie all’azione antisettica (non a caso è uno degli ingredienti principali delle caramelle per il mal di gola);
- in cosmesi, la menta viene usata come rinfrescante e come tonico per la pelle (ecco una ricetta veloce fai da te: prendere una boccetta, porvi all’interno la quantità di acqua distillata desiderata e unirvi gli olii, tenendo bene a mente che per ogni litro di acqua sono necessarie all’incirca 10 gocce di olio essenziale). L’olio essenziale di menta è perfetto anche per alleggerire le gambe affaticate.
È però importante evitarne l’uso in presenza di calcoli biliari.
Come per tutti gli oli essenziali, è utile non eccederne nell’uso perché può essere tossico.
Effetti collaterali
Tra gli effetti collaterali della menta, soprattutto se utilizzata per lungo vi è l’insonnia.
Qualora si utilizzino altri rimedi omeopatici c’è la possibilità di interazione tra questi perciò è fondamentale consultare il proprio omeopata di fiducia prima di utilizzarla.
In commercio si possono trovare dei preparati già pronti all’uso:
- menta piperita in foglie per la tisana (lasciare da 1,5 a 3 g in 150 ml di acqua in infuso: bere tre tazze al giorno);
- menta piperita olio essenziale (usare da 1 a 4 gocce tre volte al giorno).
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