Nel quotidiano, capita spesso di dover richiedere prestazioni pubbliche o agevolazioni: pensiamo alle mense scolastiche, ai sussidi socio- sanitari, alle tasse universitarie…
Già da tempo, per usufruire di questi servizi è necessario, assieme alla domanda all’ente, presentare la dichiarazione Isee (DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica), conosciuta anche come Riccometro: si tratta, in pratica, di un modello che individua la “ricchezza” di ogni nucleo familiare.
Se, tuttavia, fino allo scorso anno la compilazione e la presentazione era abbastanza semplice, dal 2015, con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 7/7/2014, la dichiarazione si complica notevolmente.
E’ necessario, infatti, inserire molti più dati, rispetto a quelli richiesti dalla dichiarazione dei redditi (730 o Modello Unico): non solo redditi di terreni, fabbricati e da lavoro, ma anche le entrate tassate con regimi sostitutivi o esenti, come assegni familiari, pensioni d’invalidità, assegni sociali, cedolare secca affitti, rendimento di conti correnti e libretti.
Nella DSU entrerà anche il patrimonio mobiliare, quindi l’ammontare di conti correnti e libretti di risparmio al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione: impossibile barare, a causa della tracciabilità di ogni nostro movimento, grazie all’anagrafe dei conti correnti.
Gli indicatori su cui è basata la dichiarazione sono due:
- l’ISE, indicatore di ricchezza dell’intero nucleo familiare (pari alla somma di reddito e patrimoni di ogni componente),
- e l’ISEE, che indica la ricchezza dei singoli componenti del nucleo (ottenuto dal rapporto tra l’ISE ed un coefficiente prestabilito).
A sua volta, l’Indice ISEE si “divide” in 6, a seconda della prestazione richiesta: Isee Standard, Università, Sociosanitario e Sociosanitario-Residenze, Minorenni e Corrente.
Il modello, poi, non è più unico, ma ve ne sono, ora, addirittura quattro:
- DSU Mini: serve per il calcolo dell’Isee standard, ed è valido per la generalità delle richieste;
- DSU Modulare: composto da moduli, è necessario nei casi in cui non sia possibile presentare il DSU Mini;
- DSU-Corrente: aggiunto al Mini o al Modulare, calcola l’Isee in situazioni particolari, come disoccupazione;
- Modulo-Integrativo: integra le tre dichiarazioni precedenti, se si ritengono errate le informazioni prelevate dalle banche dati, o se, entro 15 giorni dalla presentazione della DSU, non si è ottenuta l’attestazione Isee; il risultato, difatti, è calcolato dall’Inps e trasmesso , normalmente, entro 10 giorni dalla domanda.
Esistono, comunque, anche degli aspetti positivi, rappresentati da sconti e franchigie per alcune tipologie di redditi e costi.
Per quanto riguarda i redditi da lavoro dipendente, è sottratta una quota del 20% sino ad un massimo di € 3000, e lo stesso per i redditi derivanti da pensioni e trattamenti assistenziali, ma fino ad un massimo di € 1000.
Aumenta, poi, da € 5165 a 7000€ la spesa dell’affitto da portare in deduzione, aumentata di 500€ per ogni figlio.
Inoltre, sono presenti diverse franchigie per componenti del nucleo non autosufficienti.
Lo scopo della legge voleva essere quello di scoraggiare i furbetti del Riccometro, ma impone, ora, di avvalersi dell’aiuto di un Caf o di un professionista.