Buone notizie in arrivo per chi sta per diventare madre, o ha figli piccoli: difatti, grazie alla Legge di Stabilità 2015 ed al nuovo Jobs Act, saranno presto messi in atto importanti strumenti a tutela della maternità, che andranno oltre le norme vigenti, appena sufficienti per chi è stata assunta con contratto a tempo indeterminato.
Attualmente, a supporto della maternità, e della genitorialità in generale, sono previsti i seguenti istituti, per le lavoratrici:
Congedo di maternità
Da 2 mesi prima del parto a 3 mesi dopo, oppure, su richiesta, può essere fruito nell’ultimo mese di gravidanza e nei 4 mesi successivi; in caso di gravidanza a rischio o condizioni di lavoro critiche, può essere esteso per tutta la gravidanza, e sino a un anno di vita del bambino. L’indennità corrisposta dall’Inps è pari all’80% dell’ultima retribuzione.
Per le lavoratrici autonome, la somma spettante è pari all’80% della retribuzione media giornaliera stabilita in base alla categoria di appartenenza.
Hanno diritto al trattamento anche le iscritte alla gestione separata, qualora vantino almeno l’accredito corrispondente a 3 mesi di contributi negli ultimi 12 mesi.
Gli stessi strumenti sono previsti a favore del padre, in assenza della madre (morte, grave malattia, abbandono, affidamento esclusivo), nonché in tutte le casistiche di adozione o affidamento.
Astensione del padre lavoratore
Prevista dalla Legge 92/2012, consiste in un congedo obbligatorio di un giorno, in concomitanza con la nascita del bambino, e di ulteriori due giornate entro i 5 mesi di vita del figlio.
Congedo parentale
Riservato ai lavoratori dipendenti, è l’astensione facoltativa dal lavoro, che consiste in un congedo fruibile, per ogni figlio, nei primi 8 anni del bambino. Il congedo parentale è fruibile, in alternativa, sia dalla madre che dal padre.
Voucher Maternità Inps
A questi istituti, si è poi affiancato, nel 2014, il nuovo strumento del Voucher Maternità Inps: in effetti, si tratta di buoni (della misura massima di € 600 mensili, per 6 mesi) che l’Istituto fornisce alle lavoratrici , in cambio della rinuncia all’astensione facoltativa per maternità, finalizzati al pagamento di un asilo nido o una baby-sitter. E’ possibile richiederlo sino al 31 dicembre di ciascun anno del bimestre 2014-15, presso i patronati o telematicamente, tramite il sito dell’Inps.
Ma le novità non terminano qui: come anticipato sopra, difatti, grazie al Jobs Act ed alla nuova Legge di stabilità, stanno per essere attuate ulteriori agevolazioni.
Bonus Bebè 2015
La più importante è senz’altro quella del Bonus Bebè 2015 (che nulla ha a che fare col Voucher Inps): sarà destinato alle famiglie con figli nati o adottati dal 2015 al 2017, con reddito complessivo annuo inferiore a 25.000€, ed avrà un valore di 80€ mensili, che saranno raddoppiati per le famiglie con Isee inferiore a 7.000€.
Infine, il Jobs Act, oltre a prevedere tutele più forti contro licenziamenti e finte dimissioni dovute alla maternità, ha creato anche il nuovo istituto delle Ferie Solidali: in pratica, ogni lavoratore potrà scegliere di devolvere una quota delle sue ferie a un collega costretto ad assentarsi dal lavoro a causa della malattia del figlio minore.
Vincenzo dice
Vorrei sapere mia moglie deve partorire a maggio 2016 vorrei saperedipreciso quello che possiamo usufruire essendo disoccupati tutti e due grazie aspetto notixie
gianluca dice
salve, mia moglie partorisce a maggio 2016. siamo entrambi lavoratori dipendenti, io nel pubblico e mia moglie nel privato. Vorrei sapere a cosa abbiamo diritto esattamente, considerate anche le novità del 2015. Grazie
Evelin dice
Buongiorno sono in maternità facoltativa fino al 14 febbraio, per motivi personali devo dare le dimissioni volontarie al rientro, posso avere delle agevolazioni dopo e se si quali? Grazie.
Mammafelice dice
E’ una faccenda troppo delicata: vai al CAF direttamente, o all’inps, così otterrai risposte precise.