Chi è dedita esclusivamente alla cura della casa e della famiglia può ottenere la pensione?
Sei casalinga e il futuro ti spaventa perché non avrai diritto alla pensione come gli altri lavoratori? A questo problema c’è una soluzione: puoi difatti decidere di aderire al fondo pensione Inps casalinghe, e di versare volontariamente i contributi per avere una rendita in futuro.
Possono difatti iscriversi al fondo casalinghe tutti coloro (compresi gli uomini) che si dedicano esclusivamente alla cura della famiglia e della casa, che non svolgono un’altra attività lavorativa e che hanno dai 16 ai 65 anni.
Puoi iscriverti al fondo casalinghe e versare i contributi anche se svolgi un lavoro part time e la tua attività non copre tutte le 52 le settimane dell’anno, oppure se la tua retribuzione è al di sotto del minimale settimanale, cioè è inferiore a circa 203 euro settimanali.
Iscrivendoti al fondo casalinghe, puoi ottenere la pensione addirittura a 57 anni di età; tuttavia, per poter ottenere la pensione a 57 anni, il tuo assegno dovrà essere pari ad almeno 543,60 mensili, cioè a 1,2 volte l’assegno sociale. Se il tuo assegno non raggiunge questa soglia, devi attendere i 65 anni per ottenere la pensione.
Ma procediamo per ordine e vediamo, nel dettaglio, come funziona la pensione nel fondo casalinghe: chi può iscriversi, come si calcola il trattamento, quanti contributi si devono versare.
Chi può iscriversi al fondo casalinghe
Per poterti iscrivere al Fondo casalinghe devi possedere i seguenti requisiti:
- Avere tra i 16 e i 65 anni di età;
- svolgere un’attività dedita alla cura della famiglia e connessa con le tue responsabilità familiari, senza vincoli di subordinazione;
- non essere titolare di una pensione diretta (cioè di una pensione che non sia di reversibilità);
- non avere rapporti di lavoro dipendente o autonomo per i quali tu sia obbligata a iscriverti ad un altro ente o cassa previdenziale, a meno che non sia un’attività part time con uno stipendio così basso da ridurre le settimane utili alla pensione (in pratica la tua paga settimanale deve risultare inferiore, come già osservato, a 203 euro).
A quanto ammontano i contributi da versare?
Una volta iscritta al fondo casalinghe, non sei obbligata a versare un minimo di contributi; tuttavia, perché risulti accreditato almeno un mese di contributi, devi versare almeno 25,82 euro, mentre, perché ti sia accreditato tutto l’anno, devi versare all’Inps 310 euro. Se versi di meno, ti saranno accreditati i mesi corrispondenti: ad esempio, se versi 150 euro, l’Inps ti accrediterà 5 mesi di contribuzione utili alla pensione.
Se in un anno versi più di 310 euro, i contributi non possono essere “spalmati” in anni diversi, anche se non non interamente coperti, ma servono soltanto ad aumentare la misura dell’assegno di pensione.
A quale età si percepisce la pensione nel fondo casalinghe?
Come abbiamo visto, nel fondo casalinghe si percepisce la pensione a 57 anni, ma soltanto se l’assegno supera 543,60 euro mensili.
In caso contrario, cioè se la rendita mensile a cui hai diritto è più bassa, devi aspettare i 65 anni per ottenere la pensione; una volta compiuti i 65 anni, puoi ricevere la tua pensione dal fondo Inps casalinghe senza dover rispettare alcuna soglia minima di reddito.
Come si calcola la pensione nel fondo casalinghe?
Il calcolo della pensione, sia per la pensione a 57 anni che per quella a 65 anni, viene effettuato col sistema contributivo, che si basa sui versamenti accantonati, rivalutati e convertiti in assegno da un coefficiente di trasformazione. Questa pensione non è integrabile al minimo e non è soggetta a perequazione, cioè agli adeguamenti periodici all’inflazione.
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