Una tra le cose più belle e piacevoli dell’estate è che per vestirsi e sentirsi bene basta pochissimo. Qualche metro di tessuto leggero, dei bei colori, sandali rasoterra, una grossa cesta, occhialoni da sole e capelli al vento.
La prima abbronzatura ed il colorito sano guadagnati con poche ore sul terrazzo di casa, o meglio, al mare, sono ideali per valorizzare abiti fatti di nulla che lasciano finalmente spazio anche alla nostra creatività.
Vestirsi con pezzi di tessuto colorato variamente avvolti, drappeggiati o cuciti è un’idea vecchia quanto il mondo, basti pensare a molti vestiti tradizionali, come il sari, i pareo, i boubou africani, le stesse tuniche delle donne romane e molti altri.
Non inventiamo niente quindi scegliendo dei foulard per confezionare qualche bel capo estivo.
Del resto quest’anno molti stilisti tra cui Etro,
Roberto Cavalli
e Dolce & Gabbana
hanno presentato abiti fatti con grandi fazzoletti cuciti tra loro ed annodati. Inutile dire però che i più belli per me restano quelli di Hermès in persona!
Come trasformare un foulard in un top estivo
La prima cosa è procurarsi la materia prima, ossia i foulard. Così a lume di naso, all’inizio sconsiglierei di slanciarsi con le forbici sul carré Hermès ereditato dalla mamma.
Nei mercati piuttosto, ci sono spesso dei banchi che vendono a stock foulard e cravatte di seta degli anni ’70 e ’80.
Ci vuole un po’ di occhio per riuscire a scovare la fantasia giusta, ma in fondo il divertimento è proprio questo, trovare il pezzo unico che ci si addice e magari riuscire a combinare in maniera strepitosa fantasie diverse per ottenere un effetto del tutto personale. Il pregio dei vecchi foulard sta sia nel materiale sia nella stampa. Molti sono di pura seta (sempre occhio all’etichetta!) e le stampe a colori vivaci sono perlopiù irripetibili ad oggi, in quanto realizzate con veri e propri impianti “tipografici” e non con la tecnologia digitale che ormai ha soppiantato del tutto le tecniche tradizionali.
Dopo avere trovato il fazzoletto adatto bisogna scegliere il modello. Oggi illustriamo le tecniche più elementari per confezionare dei “sopra” semplicissimi.
Il top annodato
Tutte abbiamo pensato qualche volta di annodare un foulard per formare un top o un reggiseno.
Questo è il più facile in assoluto: si allarga il foulard su un tavolo, disponendo la punta in alto ed il rovescio verso l’alto. Si ripiega l’angolo verso il basso, si stira, si appunta prima con gli spilli e si imbastisce poi a grossi punti. Con un filo del medesimo colore del fondo del foulard si provvede a cucire la punta come indicato nella figura.
La cucitura può essere fatta a punti invisibili o al contrario con un filo da ricamo e punti decorativi ben in vista.
A questo punto bisogna realizzare il girocollo: si può scegliere un laccio di cuoio o una vera e propria catena, ma io proverei con un cordoncino spesso su cui infilare, separate da un nodo, grosse perle di legno e murrine colorate formando una vera e propria collana nelle stesse tonalità del foulard. Basta un bel nodo dietro ed il top è fatto.
Le più raffinate aggiungeranno un fermo per nascondere la chiusura del reggiseno a fascia.
Il consiglio pratico
Per quanto modello è bene impiegare un foulard di twill, seta pesante che ha una maggiore tenuta e non trasparisce. Per evitare che la collana “ingrossi” nella parte in cui si infila sotto il foulard è bene interromperla, facendo passare solo il cordoncino e fermandolo con delle asole invisibili per mantenere la collana al suo posto.
La blusa morbida
Per questo modello occorrono due foulard, possibilmente uguali, ma, sapete meglio di me, che la fantasia è un’arma potente quindi anche due spaiati ad arte o uno tinta unita ed uno fantasia potrebbero andare bene.
Si distendono i due foulard su un tavolo con la parte dritta all’interno, dorso contro dorso ed i rovesci uno verso il basso ed uno verso l’alto. Il bordo orlato dei quadrati deve essere orizzontale.
Dopo avere appuntato i foulard con gli spilli si imbastiscono e si cuciono i due tratti orizzontali in alto, in modo da lasciare lo spazio per il passaggio della testa (in questo caso resteranno da rovescio e saranno pertanto invisibili).
Si stirano le cuciture aperte per evitare rigonfiamenti antiestetici sulle spalle e si rovescia il tutto.
Si dispongono nuovamente i foulard sul tavolo, stavolta con il dritto verso l’alto e con il gesso da sarta si segnano due tratti verticali ad eguale distanza dai bordi laterali.
Si imbastisce lungo i segni e si cuce, scegliendo, anche in questo caso, se effettuare la cucitura a macchina o a vista con filo da ricamo e la blusa è pronta!!
Il medesimo principio si può utilizzare anche con due foulard per realizzare una abito “boubou”, come quello di Cavalli.
Il consiglio pratico
In questo caso si possono scegliere foulard leggeri di mussola o chiffon in modo da avere un effetto più morbido.
Nella prossima puntata si sale di difficoltà, pantaloni e gonne! Se ci provate fatemi sapere come è andata, anzi, voglio le foto!!
firmatocarla dice
Buongiorno 🙂 ma che idee carine… ce la posso fare anche io con queste istruzioni semplici, il risultato potrebbe essere perfino elegante 😀 grazie!!
Cecilia dice
In effetti sono stata sul semplice … anche pensando a me!