Figli ed obbligo di mantenimento: sino a quanto dura, quali sono le situazioni che lo fanno terminare.
Talvolta si desidera che i figli restino sempre insieme a noi e che non crescano mai: tuttavia, quando questo “accade davvero”, non è certamente una gioia.
Sono sempre di più i giovani che, superata la soglia dei 30 anni, restano ancora con mamma e papà: il più delle volte si tratta di una scelta obbligata, dovuta alla mancanza ed alla precarietà del lavoro.
Altre volte, però, la situazione risulta essere di comodo, ed il figlio dimostra un totale disinteresse nella ricerca di un lavoro: in questi casi ci si chiede, dunque, sino a che età un genitore sia obbligato al mantenimento.
Quando termina l’obbligo di mantenimento?
Secondo la legge italiana, non esiste un’età in cui possa cessare l’obbligo di mantenimento, ma tale obbligo termina solo in presenza di precise condizioni.
In particolare, perché finisca l’obbligo di mantenimento del genitore, il figlio maggiorenne deve risultare economicamente autosufficiente: ma che cosa intende la legge con questo termine?
Autosufficienza economica del figlio
Non esiste una definizione certa dei requisiti che il figlio deve possedere per essere considerato economicamente autosufficiente, perché la giurisprudenza, sull’argomento, è una vera e propria giungla.
Sino a pochi anni fa, era considerato autosufficiente il figlio che aveva non solo un impiego stabile, ma anche adeguato e appagante, conformemente al percorso di studi effettuato: una condizione assai utopistica da realizzare, con l’attuale situazione del mercato del lavoro.
Negli ultimi tempi, invece, l’indirizzo giurisprudenziale prevalente ha ridimensionato notevolmente i requisiti necessari all’autonomia economica: secondo una recente sentenza (la n. 18974/2013 della Corte di Cassazione), ad esempio, basta un impiego, anche precario (come un dottorato di ricerca), perché un figlio possa essere considerato autosufficiente economicamente.
Secondo diversi tribunali, il trasferimento di residenza ed il mantenimento con una modesta occupazione (anche a termine) possono essere ulteriori condizioni che fanno presumere l’autonomia.
Inoltre, i più recenti orientamenti della giurisprudenza prevedono che, se un figlio non studia e non lavora, per sua scelta o per negligenza, perde diritto al mantenimento.
Diritto agli alimenti
In caso di bisogno, anche quando termina il diritto al mantenimento, il figlio ha sempre diritto agli alimenti: tuttavia, mentre il mantenimento include le spese ordinarie della vita quotidiana, quelle di istruzione, e addirittura alcune spese voluttuarie (come i costi per lo svago e le vacanze), il diritto agli alimenti include solo le spese strettamente necessarie.
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