Perché il decluttering e il minimalismo ci fanno risparmiare? Perché ci induce a consumare meno, a essere più consapevoli rispetto alle reali necessità, ci fa perdere meno tempo, meno energia e soprattutto meno soldi per ‘occuparci’ delle cose, della loro manutenzione, della loro pulizia, del loro trasporto e del loro smaltimento.
Incamminarsi verso una vita minimalista e libera dagli oggetti superflui non è facile, ammettiamolo. Per me, almeno, soltanto l’idea ha dovuto decantare un bel po’ per raggiungere uno stato di coscienza che potesse davvero spingermi a qualche azione in quella direzione. Eppure una volta cominciato, assaporandone gli aspetti positivi, è un percorso che dà gioia, libertà, leggerezza e serenità interiore.
Da dove e come cominciare a fare decluttering?
Ognuno di noi ha una particolare debolezza per un certo tipo di cose materiali. Nel mio caso sono tutto ciò che riguarda l’abbigliamento e i libri. Su tutto il resto sono abbastanza distaccata.
Non credo negli approcci aggressivi, del tipo ‘butta il bambino in acqua che impara a nuotare’, preferisco la gradualità e l’acquisizione di sicurezza e consapevolezza rispetto al nuovo. E questo avviene quando pian piano si sperimentano i lati positivi di un cambiamento senza essere sopraffatti dalle paure. Per questo motivo io consiglio di cominciare da un cassetto.
Credo che in ogni casa esista il cassetto degli orrori (ma anche il mobile o addirittura la stanza degli orrori), dove vengono riposte tutte le cianfrusaglie che si trovano in giro con la promessa di affrontarle prima o poi e prendere una decisione in merito. Ecco, è arrivato quel momento.
Riversiamo il contenuto di quel cassetto su un tavolo o per terra e facciamo una cernita di ciò che è spazzatura (scontrini appallottolati, pezzetti minuscoli di giocattoli di cui non ricordiamo l’esistenza, pile scariche, penne non funzionanti, oggetti rotti e impossibili da riparare), ciò che ha un valore (pratico o affettivo) e ciò che ci è davvero indispensabile. Sono certa che questa semplice azione che vi richiederà non più di una mezz’oretta, vi farà comprendere molte cose.
Il passo successivo è disfarsi degli oggetti inutili
Una volta composti i tre mucchietti, mi auguro sia automatico dare intanto la giusta collocazione alla spazzatura e poi riflettere attentamente sulla seconda categoria: ciò che ha un valore, ossia oggetti funzionanti e con un’utilità o ricordi.
Sui ricordi ho una precisa strategia: devono stare tutti insieme in un’unica scatola che quando sarà troppo piena dovrà essere affrontata come questo cassetto su cui ci stiamo concentrando, quindi possiamo decidere se disfarci di qualcosa o riporre tutto in questa scatola della memoria.
Sul resto mi interrogherei spietatamente: mi ricordavo dell’esistenza di questo tubetto di colla? o ne avevo acquistato un altro quando mi serviva che adesso è in uso e riposto nella scatola dei lavoretti dei bambini? Pur essendo funzionale, questo oggetto a me serve? La calcolatrice scientifica è senza dubbio un oggetto utilissimo, ma se facciamo al massimo i conti della spesa e ce la caviamo con carta e penna, perché non regalarla a chi ne potrebbe avere davvero bisogno?
Infine la terza categoria. Non prendiamoci in giro, ho detto davvero indispensabili. Si tratta di oggetti che raramente finiscono in un cassetto degli orrori, perché se sono davvero indispensabili probabilmente sono in appositi spazi che ci permettono di fruirli quotidianamente e all’occorrenza con facilità. Se siamo convinti si tratti di qualcosa di davvero utile, diamo a esso la giusta collocazione nello spazio adibito della casa (probabilmente non è quel cassetto).
A questo punto rimettete in ordine il cassetto: cosa vedete? Probabilmente non sarà stipato di oggetti pressati alla rinfusa, ma conterrà poche cose perfettamente visibili.
Sono certa che la soddisfazione sarà enorme e soprattutto vi darà la cifra di quanto la vostra casa potrebbe cambiare in meglio.
Provateci!
Mammaalcubo dice
Ordinatrice compulsiva, eccomi!
Confermo che riordinare, eliminare, rinnovare un cassetto o un angolino di casa dà una soddisfazione enorme. Per me è anche un ottimo rimedio antistress!
Settembre è anche il momento migliore per dedicarsi al decluttering: l’inizio delle scuole, il rientro dalle ferie, il vicino cambio di stagione sono ottime occasioni per mettere a posto e alleggerirsi.