Nella vita quotidiana, tra lavoro, figli e casa, il tempo è sempre tiranno. Ci sono dei piccoli trucchi che ci possono aiutare a utilizzarlo al meglio, sopratutto durante le faccende domestiche.
Fare il bucato
Organizzare il bucato può essere davvero noioso ma è un’azione che compiamo spesso: perciò, perché non farlo al meglio?
Prima di tutto i capi vanno separati a seconda del colore: bianchi, colorati, scuri e biancheria di casa (intesa come lenzuola, strofinacci e asciugamani).
Questa prima cernita ci permette di evitare spiacevoli sorprese (tipo: tutta la biancheria rosa) quando li estraiamo dal cesto della lavatrice.
Una soluzione pratica? Avere in casa tre tipi di cesti: uno per i bianchi, uno per i colorati, uno per la biancheria di casa. Così la divisione sarà più immediata e non richiederà tempo.
Quindi, occorre fare attenzione ai tessuti, che vanno divisi così: cotone, lana, sintetici e di origine animale. Per ogni tipo di tessuto è importante fare il lavaggio adatto con la lavatrice, per evitare che si rovinino. Alcuni tessuti non possono essere lavati in casa, poiché sopportano solo il lavaggio a secco, e vanno quindi portati in una lavanderia professionale.
E’ importante anche separare i capi troppo sporchi, lavandoli a parte e pretrattando le macchie.
Prima di infilare un capo in lavatrice, controllare sempre ogni tasca per evitare di rovinare oggetti, fogli e soldi, ma anche per non ritrovare la lavatrice e tutto il bucato disseminati di coriandoli di fazzoletti di carta.
Ultimo, chiudete ganci, cerniere, bottoni: il movimento nel cestello può forzare queste parti e rovinare o strappare il capo. I pantaloni di cotone e i jeans vanno lavati capovolti. Per i capi più delicati (reggiseni, pizzi, abbigliamento intimo) può essere utile usare gli appositi contenitori per lavatrice, oppure una federa per evitare che si rovinino o si tirino dei fili.
Stendere il bucato
Stendere bene il bucato ci fa risparmiare parecchia fatica, preparando i capi per lo stiro. Potremmo addirittura ritrovarci con molte cose che non necessitano nemmeno di essere stirate!
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Prima di tutto si comincia dai capi più grandi, per poi passare via via a quelli più piccoli: questo per evitare che avanzi qualche elemento difficile da posizionare sullo stendino, mentre per un capo piccolo un posticino lo troveremo sempre.
I capi colorati non vanno mai esposti al sole – sopratutto d’estate – perché i raggi del sole tendono a scolorirli. Inoltre non vanno mai sovrapposti uno sull’altro perché, essendo bagnati, potrebbero scambiarsi a vicenda i colori rovinando entrambi i tessuti. Vale la stessa regola se ci sono capi trattati con candeggina o altri prodotti particolarmente aggressivi: bisogna evitare il contatto tra loro perché potrebbero macchiarsi.
Le mollette, se stendiamo al chiuso, saranno del tutto superflue in quanto non c’è aria che possa far cadere i vestiti.
Se decidiamo di usare comunque le mollette, ecco alcune regole da rispettare:
- gonne e pantaloni vanno agganciati al filo con le mollette in prossimità dei passanti,
- le camicie vanno attaccate attraverso il colletto;
- mentre per le magliette le mollette vanno posizionate sulle maniche o sotto le ascelle.
Quando decidiamo di stendere all’aria aperta, ricordiamoci sempre di dare una ripulita ai fili onde evitare spiacevoli macchie di polvere sui vestiti appena lavati.
Il cambio degli armadi
Almeno un paio di volte all’anno, magari in concomitanza con il cambio di stagione, è utile pulire l’armadio da cima a fondo. Dopo averlo pulito internamente, è importante lasciarlo aperto almeno un paio d’ore per essere certi che asciughi perfettamente.
Prima di riporre i vestiti per un lungo periodo, lavarli e stirarli con cura ti permette di ritrovarli in perfetto stato alla stagione successiva, praticamente pronti da indossare!
Non mettete mai via capi umidi, compresi quelli stirati a vapore: potrebbero trattenere un odore sgradevole quando li riprenderai in mano.
Appendete le giacche, ma senza abbottonarle, perché potrebbero deformarsi.
I capi in pelle e le pellicce non vanno riposti in sacchetti di plastica (che non è traspirante) ma avvolti con la carta velina o nelle apposite custodie in stoffa.
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